Incidente sul lavoro questa mattina nelle riparazioni navali del porto di Genova. Un operaio metalmeccanico ha perso la vita. I lavoratori si sono fermati immediatamente. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato anche per domani, 6 febbraio, uno sciopero di 8 ore per i metalmeccanici del porto di Genova con un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8.
Igor Magni segretario generale della Camera del lavoro di Genova e Maurizio Calà segretario generale della Cgil Liguria dichiarano: «In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente: una vera e propria mattanza. È evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza: istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti. La Cgil tutta si stringe al dolore di familiari, parenti e amici e sostiene lo sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico delle Riparazioni Navali e dell’Ente Bacini del Porto di Genova».
Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria, dice: «Un altro morto sul lavoro in porto a Genova, questa volta presso Ente Bacini nel settore delle riparazioni navali, un’altra morte che ci indigna. La Uil Liguria dice basta tergiversare. “Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente. Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito. Difficile dirlo alle famiglie dei 1.090 morti sul lavoro in Italia lo scorso anno e ai circa 130 morti in Liguria negli ultimi cinque anni. E diteci pure che non è un’emergenza nazionale, considerato il calo del tasso di incidenza. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la dinamica dell’incidente ma occorre avviare con urgenza un confronto che non si può spegnere tra una convocazione e l’altra in Regione».
il presidente della Regione Liguria Marco Bucci commenta: «Apprendo con sgomento della tragedia che si è verificata in porto a Genova e che è costata la vita a un operaio. Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell’intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori».
«Con sgomento e profonda tristezza apprendiamo la notizia del tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio presso Molo Giano − dice il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi − a nome mio e di tutta la giunta desidero esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi. Un altro fatto doloroso che ci ricorda con forza come la sicurezza sul lavoro sia, per tutto il Paese, un impegno prioritario, che istituzioni, mondo imprenditoriale, sindacati e rappresentanti dei lavoratori devono perseguire in modo unitario, senza mai abbassare la guardia. Non è accettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro».
Il Gruppo Pd della Regione Liguria chiede un incremento degli organici Psal in una nota: “Siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro che lascia senza parole, ma che impone interventi sulla sicurezza immediati, perché non si ripeta più. Chiediamo, ancora una volta, che vengano incrementati gli organici Psal e si investa sulla formazione, ad oggi abbiamo assistito solo a interventi parziali e insufficienti. Regione e Governo devono agire sulla prevenzione in modo costante e determinato e non far sentire la propria voce solo a tragedia avvenuta. Dal Gruppo PD in Regione condoglianze e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio. Non si deve più morire sul lavoro e noi porteremo avanti ogni azione perché tutti gli interventi di prevenzione vengano messi in campo”.
I deputati Pd Valentina Ghio e Alberto Pandolfo si uniscono al coro: «L’ennesima morte sul lavoro nel Porto a Genova è inaccettabile. Nel 2025 sono già state superate le 80 vittime sul lavoro, un tragico bilancio che obbliga le istituzioni ad alzare l’attenzione. Chiediamo che al più presto vengano discusse le nostre proposte a tutela della qualità del lavoro e della sicurezza di chi quotidianamente opera in porto. Ancora in questi giorni abbiamo presentato emendamenti sulla sicurezza del lavoro portuale al Decreto emergenze Pnrr, ma non sono stati presi in considerazione dal Governo, dimostrando che la sicurezza sul lavoro non è una loro priorità. Noi continueremo ad insistere affinché lo diventi e affinché accolgano le nostre proposte. Oggi è di nuovo il giorno del cordoglio e tutta la nostra vicinanza va alla famiglia e ai colleghi dell’operaio».
«A nome della presidenza del Consiglio comunale di Genova esprimo il più profondo cordoglio per il tragico incidente avvenuto al Molo Giano del porto di Genova. In questo momento di dolore, sono vicino alla famiglia della vittima, ai suoi cari e ai colleghi di lavoro. Questa drammatica perdita ci ricorda l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È dovere di tutti rafforzare il proprio impegno affinché tragedie simili non si ripetano e fare quanto necessario per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti». Così il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba appresa la notizia del tragico incidente avvenuto in tarda mattinata.
Il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano spiega: «È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori? Le parole del presidente di Regione sono tardive: da tempo come M5S chiediamo che gli organi competenti vigilino sul rispetto puntuale del decreto legislativo n. 81/2008. Come M5S da tempo auspichiamo che il governo capisca l’urgenza di mettere la parola “fine” alle morti sul lavoro, che nella nostra città continuano a ripetersi soprattutto in ambito portuale e marittimo con allarmante regolarità. Ancora una volta, ribadiamo: che padri di famiglia e figli non facciano rientro a casa la sera perché la sicurezza, per chi amministra, è sempre l’ultima preoccupazione di chi dovrebbe vigilare, è indegno di una società civile. Apprendere che oggi è morto sul lavoro un operaio, la cui posizione lavorativa scopriamo essere espressione dell’ennesimo subappalto, ci addolora e ci indigna perché è evidente che non si sta facendo nulla a monte per prevenire le morti bianche con controlli stringenti. Ai famigliari dell’operaio che ha perso la vita va la nostra più sentita vicinanza e auspichiamo sia fatta luce e giustizia sulla tragedia. Inaccettabile che il governo del “fare” continui a fare melina: oltre al tavolo sulla sicurezza in ambito portuale e marittimo, va immediatamente approvato il Ddl del senatore M5S Luca Pirondini, con il quale si chiede di istituire una Procura nazionale del lavoro, ipotesi caldeggiata anche da illustri magistrati specializzati in materia di infortuni».
Porto di Genova occorrono immediatamente norme più stringenti per la Sicurezza dei lavoratori portuali», dichiara il deputato ligure Pd Luca Pastorino.