Sciopero immediato di 24 ore proclamato dai Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti dopo la morte sul lavoro di un operaio della Culmv. L’incidente è avvenuto questa notte al Psa di Pra’. La vittima, che stava controllando i sigilli di un container, è stato travolto da un mezzo operativo guidato da un collega. Gravemente ferito anche un altro portuale.
Le sigle sindacali di categoria hanno indetto uno sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori del porto di Genova. I portuali hanno bloccato l’accesso di varco Etiopia con conseguenze sul traffico cittadino, in particolare su Lungomare Canepa e sulla Guido Rossa.
- sulla A7 Serravalle-Genova, si registrano 8 km tra Genova Bolzaneto e la barriera di Genova ovest verso Genova;
- sulla A10 Genova-Savona si registrano 10 km nel tratto compreso tra Genova Pra’ e il bivio con la A7 verso Genova;
- sulla A12 Genova-Sestri Levante si registrano code tra Genova Nervi e il Bivio con la A7 verso Genova.
“Cgil, Cisl, Uil Genova e Liguria condannano l’ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024. Questa volta è accaduto a Genova in porto, al terminal Psa Gp, dove questa notte ha perso la vita un uomo di 52 anni investito da una ralla mentre un altro, infortunato, è stato portato al San Martino di Genova. In questi momenti concitati, in cui la comunità del lavoro è sconvolta da una tragedia di questa portata, sono state proclamate 24 ore di sciopero dalle categorie dei trasporti Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti”, scrivono in un comunicato congiunto Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro Genova, Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria, Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, Marco Granara, responsabile Ast Cisl Genova, Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria.
“La salute e la sicurezza dei lavoratori portuali e marittimi nel corso degli anni è andata costantemente peggiorando, la deregolamentazione delle banchine, l’attacco alle compagnie portuali, l’autoproduzione (privatizzazione) hanno messo le vite e l’integrità fisica dei lavoratori nelle mani delle grandi multinazionali che mettono i profitti davanti a tutto. Ritmi di lavoro sopra le capacità fisiche, incremento dei turni notturni e festivi, introduzione di lavoro flessibile, oggi oltre il 15% dei portuali è a chiamata, sono la base su cui si fonda un affare da centinaia di miliardi, dove le aziende si fanno sempre meno scrupoli. L’Usb portuali si stringe alla famiglia, agli affetti e ai compagni di lavoro del nostro collega, chiama uno sciopero di 24 in tutto il porto di Genova. Lo sciopero coinvolgerà tutti i lavoratori delle aziende ex artt. 16, 17 e 18 legge 84/94 , Stazioni Marittime, Ge.am e FuoriMuro. Lo sciopero sarà effettuato a partire dal primo turno della giornata odierna e si concluderà alle ore 06.00 di domani, giovedì 19 dicembre 2024. Ai valichi del porto di Genova in questo momento siamo presenti in molti, c’è la rabbia e il dolore per la perdita di uno di noi. Sia chiaro a tutti: i portuali sono sempre più determinati a combattere questa guerra che oppone la salute e la vita dei lavoratori, contro un modello di società e di lavoro che ci vede come merce a perdere, sacrificabile. Più potere alle Rsa/Rsu e Rls. Abbassare i ritmi di lavoro e turnazioni. Basta appalti, vogliamo internalizzazioni. Introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro”, conclude la nota Usb Porto di Genova.
Da parte delle istituzioni molti i messaggi di cordoglio. «Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell’incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Pra’, che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. A nome mio e di tutta la Giunta regionale, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima e augurare una pronta guarigione al lavoratore ferito». Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci in merito alla tragedia sul lavoro avvenuta nel porto di Genova. «Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità e un monito affinché tutti, istituzioni e parti sociali, intensifichino gli sforzi per garantire condizioni di sicurezza sempre più efficaci. Proprio per questo siamo pronti a riunire già nelle prossime ore i sindacati regionali e di comparto e le associazioni datoriali. Regione Liguria si stringe ai famigliari e ai colleghi dell’operaio scomparso, condividendo il dolore di una tragedia che colpisce non solo il porto di Genova, ma l’intero tessuto sociale della Liguria».
“L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa del lavoratore della Compagnia Unica (Culmv) avvenuta questa notte a causa di un incidente occorso durante il proprio turno di lavoro in ambito portuale. Al secondo lavoratore coinvolto nel sinistro e rimasto ferito giunga l’augurio di una pronta guarigione”.
«A nome della giunta comunale esprimo cordoglio per la morte del 52enne nel terminal portuale di Pra’ , questa mattina. Ci stringiamo ai familiari della vittima e preghiamo per i colleghi feriti, che possano al più presto fare ritorno a casa». Lo dichiara il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi. «La tragedia di questa mattina – dichiara l’assessore al Porto Francesco Maresca – non può lasciarci indifferenti: molto ancora dobbiamo fare per garantire il massimo della sicurezza sul lavoro in particolare in ambito portuale perché tragedie come queste non si ripetano mai più. In previsione dello sviluppo delle nostre infrastrutture a mare è necessario che si faccia un approfondimento sulle misure che possano mettere in sicurezza un settore occupazionale ed economico di primaria importanza per la città e per la Nazione».
«Non è più possibile assistere all’ennesima tragedia sul lavoro. L’incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui è morto un lavoratore portuale della Culmv e un altro è rimasto gravemente ferito ci addolora profondamente. Non è più possibile assistere a questa strage. I porti continuano ad essere un luogo ad altissimo rischio e al governo chiediamo di agire perché non possiamo contare altre vittime. Da tempo chiediamo ulteriori misure per la sicurezza sul lavoro portuale, quanto fatto finora non è sufficiente, occorre fare molto di più, anche con misure specifiche per uno dei settori fra i più esposti al rischio», scrive la deputata e vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera Valentina Ghio dopo l’incidente sul lavoro nel porto di Genova.
«Ad oggi, però, non sono stati approvati i nostri emendamenti alla manovra che chiedono lo sblocco del fondo sull’anticipo pensionistico, fermo da oltre due anni, e il riconoscimento del lavoro portuale operativo come usurante, sul quale è depositata da tempo una proposta di legge. È il momento di passare dalle parole ai fatti e di dare ai lavoratori portuali tutele e sicurezze adeguate. In questo momento di profondo dolore mi stringo attorno ai familiari e ai colleghi dei lavoratori della Culmv a cui esprimo la mia vicinanza», dice Ghio.
«Non si può morire di lavoro. Non si può più rimandare il tema della sicurezza. L’incidente avvenuto in porto questa notte in cui è morto un lavoratore portuale e un altro è rimasto ferito impone di agire al più presto per rafforzare le misure di sicurezza. Da tempo chiediamo alla Regione maggiori controlli e non soluzioni tampone e parziali. Bisogna investire sulla formazione e la prevenzione. Non si possono continuare a contare i morti. Il nostro abbraccio ai familiari e ai colleghi in questo momento di dolore», così il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna dopo l’incidente sul lavoro nel porto di Genova.
«La notizia dell’operaio morto al porto di Genova ci addolora e ci lascia sgomenti: ai familiari va il nostro più sentito cordoglio. Così come al suo collega ferito facciamo i migliori auguri di pronta guarigione. Questa vicenda però ci dà l’ennesima conferma che sulla sicurezza sul lavoro siamo troppo indietro, e che gli sforzi per scongiurare certi episodi non sono sufficienti. In questi due anni abbiamo fatto numerose proposte al governo, come ad esempio lo stanziamento di ulteriori risorse per le imprese del settore portuale che investono in sicurezza. Purtroppo, però sembrano sempre esserci altre priorità». Così in una nota i parlamentari genovesi del M5s Roberto Traversi e Luca Pirondini.