Chiusura in ribasso per le Borse europee, frenate dalla decisione dell’Opec+ di aumentare il numero di barili sul mercato prima del previsto.
Milano segna -1,14% (con il sottoindice Stoxx 600 dell’oil in calo del 2,7%, il peggiore tra i comparti europei), Londra -0,35%, Francoforte -1,09%, Parigi -0,75%.
Spread Btp/Bund sui 131 punti (variazione +1,51%, rendimento Btp 10 anni +3,83%, rendimento Bund 10 anni +2,52%).
A Piazza Affari con i petroliferi hanno sofferto anche i bancari. Così in coda al listino principale è finita Saipem (-4,3%) penalizzata anche dall’avviso dell’autorità di regolamentazione australiana per il settore offshore Nopsema a seguito di presunte violazioni della sicurezza, seguita da Unicredit (-4,16%), Mps (-3,53%), Bper Banca (-3,16%). In netto calo anche Eni (-2,80%) e Tenaris (-0,60%). In rialzo il settore del lusso con Cucinelli in testa (+2,3%) e Ferrari (+0,72%). Positive le utility, con lo stoxx di settore a +0,7% (Terna +1,63%, Snam +1,56%, Italgas +0,97%, Hera +0,76% e A2A +0,41%. Brilla St (+1,87%) in una giornata favorevole al comparto.
L’euro scende a 1,87 dollari (da 1,088 della chiusura di ieri).
In forte calo il prezzo del greggio, con il Wti agosto a 73,1 dollari al barile (-1,3%), e il Brent di pari scadenza a 77,4 dollari (-1,15%). Dopo i rialzi, scende del 5,2% il prezzo del gas ad Amsterdam a 34,11 euro al MWh.


























