A Palazzo Carpegna i commissari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria sono intervenuti in audizione presso la 9° Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato in relazione alle sezioni del decreto legge Agricoltura riguardanti l’Ex Ilva.
Il commissario Giancarlo Quaranta dice: «L’impegno di Adi in As punta a ristabilire produzione, affidabilità e qualità dell’impianto Ex Ilva di Taranto come obiettivo cruciale per garantire l’operatività anche degli altri impianti legati al ciclo produttivo. A questo proposito le risorse derivanti dal patrimonio destinato di 150 milioni di euro saranno indirizzate alla realizzazione del Piano di ripartenza elaborato dall’azienda per consentire, da un lato, la ripresa produttiva dello stabilimento e, dall’altro, garantire l’esecuzione dell’attività di manutenzione volte a ristabilire sicurezza e continuità nei livelli produttivi dell’impianto oltre ad assicurare l’occupazione dei diretti dell’Acciaieria».
Quaranta ricorda i passi precedenti: «Abbiamo definito un piano industriale che opera nella direzione di poter dimostrare che quanto preventivato come valore del prestito ponte di 320 milioni potrà essere restituito dall’azienda. In qualità di commissari, il nostro ruolo è quello di ristabilire le condizioni per creare valore all’impianto. Abbiamo trovato un’azienda che su tre altoforni ne aveva solo uno operativo. Immaginiamo di recuperare un secondo altoforno per poterlo porre in marcia al termine della stagione estiva».
Il decreto Agricoltura ha fornito un nuovo apporto di liquidità di 150 milioni di euro proveniente dalla gestione straordinaria dell’azienda. Il governo li ha pescati dal “patrimonio destinato” alla bonifica ambientale.