La discussa pratica sul progetto di riqualificazione dell’area T1 a Ceriale ha tenuto banco nella seduta del consiglio comunale. Respinta la proposta di accordo di programma per l’area.
All’ordine del giorno la determina di indirizzo sull’attuale iter progettuale presentato dalla società Rush srl, sul quale l’amministrazione comunale si è espressa negativamente in merito alla variante urbanistica per l’accordo di programma necessario al piano di restyling, “in quanto non presenta benefici evidenti per la comunità cerialese e per l’interesse generale dell’intera area di via Orti del Largo”.
Il progetto prevedeva un albergo, un residence, altre abitazioni private ricavate in cinque edifici residenziali e una parte dedicata ai servizi.
Da parte dell’Urbanistica comunale erano state espresse indicazioni sulla destinazione dei volumi esistenti, senza nuove cubature, e sul futuro assetto urbanistico della zona.
E così, dopo l’azione di risanamento e bonifica per finalità ambientali e di tutela della salute pubblica, il progetto presentato nel 2020, dopo un continuo confronto tecnico avviato con la società e la stessa Regione (che ha competenza per l’approvazione finale), non ha soddisfatto i requisiti richiesti dal Comune, venendo meno un “interesse pubblico” sulla riqualificazione.
Non sono bastati gli spazi verdi e la quota convenzionata per i residenti, o ancora la prospettata nuova stazione dei vigili urbani e i parcheggi pubblici, il progetto snatura la destinazione dell’area concepita soprattutto per l’ambito turistico-ricettivo, sacrificato per quello esclusivamente residenziale.
Alla fine, però, la parte turistico-ricettiva occupa solo il 3% delle volumetrie, mentre il residenziale il 95%, contrariamente ai parametri progettuali iniziali che vedevano il 50% per l’insediamento di funzioni turistico-ricettive e il 30% per le residenze.
Tra i contenuti espressi nella delibera anche le differenti esigenze urbanizzative connesse a tale trasformazione, che avrebbero dovuto premiare maggiormente la parte dedicata al turismo e ai servizi.
La delibera imporrà una possibile rivisitazione del progetto e del nuovo piano urbano per l’area cerialese, salvo ormai non si voglia aspettare la prossima amministrazione comunale che si insedierà dopo il voto di primavera.