Chiusura in cauto rialzo per le borse europee di fronte al rallentamento dell’economia cinese e agli interventi delle banche centrali. Ieri la Bank of people of China ha tagliato due dei suoi tassi chiave e cresce l’attesa per la pubblicazione, domani, dei verbali dell’ultima riunione del Fomc, che potrà fornire indicazioni sulle prossime mosse della Fed. Madrid segna +1%, Francoforte +0,6%, Londra +0,4%, Parigi+0,3%, Milano +0,12%.
Spread Btp/Bund a 217 punti (variazione -0,51%, rendimento Btp 10 anni +3,14%, rendimento Bund 10 anni +0,97%).
A Piazza Affari corrono le utility, con A2a +2,46%, Italgas +2,37%. In netto rialzo anche Snam (+2,15%9 e Terna (+2,07%). precipita Amplifon (-5,27%) penalizzata dalla revisione al ribasso dell’outlook della concorrente svizzera Sonova. Realizzi su Tim (-3,62%) dopo il rialzo di venerdì per i possibili scenari di nazionalizzazione della società’ che farebbero parte del programma elettorale di Fratelli d’Italia.
Sul mercato valutario, l’euro scambia a 1,017 contro il dollaro (minimo a 1,012 e 1,0250 della chiusura di venerdì) e vale anche 136,6 yen (da 136,57), mentre il dollaro/yen è a 134,28 (133,18).
Petrolio in calo per i timori sulla tenuta della domanda e la possibilità di un incremento dell’offerta in caso di ritorno sul mercato delle forniture iraniane: Brent a 92,9 dollari (-2,22%) e Wti a 87,34 dollari (-2,4%). In rialzo dell’1,9% a 224 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, poco sotto il massimo storico di chiusura di 227 euro toccato lo scorso marzo, quando nelle contrattazioni intraday il prezzo era volato anche a 300 euro.