I conti trimestrali del big hanno spinto le borse europee. Inoltre gli ultimi dati sul pil Usa, pur di per sé negativi, fanno sperare gli investitori che la Federal Reserve rallenti la stretta monetaria. Il pil americano nel secondo trimestre si è contratto dello 0,9%. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che prevedevano +0,4%. E poiché il pil statunitense si era contratto nei primi tre mesi dell’anno dell’1,6%, per gli Usa si tratta di due trimestri consecutivi di contrazione della crescita e quindi di recessione. Ieri la Fed ha aumentato i tassi di 75 punti base, ma mostrando toni meno aggressivi del previsto, e il presidente Jerome Powell ha parlato di una politica monetaria «modestamente restrittiva» spiegando che l’entità dei futuri rialzi a settembre dipenderà dall’andamento dell’economia. Parigi segna +1,3%, Francoforte +0,87%, Londra +0,01%, Milano +2,10%
Spread Btp/Bund a 242 punti (variazione -0,66%, rendimento Btp 10 anni +3,16%, rendimento Bund 10 anni +0,74%).
A Piazza Affari Moncler segna +8, 04% dopo i conti sopra le attese. Le semestrali migliori delle stime premiano anche Iveco (+6,62%), Prysmian (+5,59%), Stellantis (+4,92%) e Stm (+3,63%). In controtendenza, invece, dopo la pubblicazione dei rispettivi bilanci, Recordati (-1,16%), Poste Italiane (-0,84%). Realizzi su Unicredit (-0,97%) dopo la corsa di ieri in scia ai conti e Saipem (-1,96%), che sconta l’attesa per l’alleggerimento delle quota in mano alle banche.
Sul mercato dei cambi, l’euro è in rialzo a 1,0151 dollari (da 1,0128 ieri in chiusura) ma in calo a 136,58 yen (da 138,96). Dollaro-yen a 134,54 (da 137,19).
Rallenta il prezzo del gas naturale in chiusura sui 199 euro al MWh (-3%) sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, mentre è poco mosso il petrolio: il contratto consegna settembre sul Wti guadagna lo 0,3% a 97,6 dollari al barile, il Brent stesso mese scambia a 107 dollari (+0,4 per cento).