Le prime due fasi del potenziamento degli spazi di Fincantieri, nell’area di Sestri ponente, a Genova, ovvero la messa in sicurezza dei rii Molinassi e Cantarena e la prima parte di ampliamento dei cantieri, termineranno rispettivamente entro la fine del 2023 e del 2024. Per la terza e ultima fase, invece, quella del “ribaltamento” vero e proprio, nome con cui viene genericamente chiamata tutta l’opera, bisogna attendere i finanziamenti e, quindi, il prossimo governo e il prossimo Parlamento. È quanto riporta l’agenzia Dire a proposito dell’incontro di oggi a Genova del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano.
«È una giornata importante – ha detto Giovannini – perché il progetto di sviluppo del cantiere per tutta la città, ma direi per tutta Italia, è molto importante, consentirà non solo a Fincantieri di produrre navi all’altezza della domanda del mercato, in tempi adeguati, con la creazione di posti di lavoro, ma anche di avere una riqualificazione attorno a quest’area. Genova è già al centro di tanti investimenti, questo è uno di quelli, ma è evidente che questo è un investimento veramente sistemico per tutto il paese. il cantiere sta procedendo nei tempi e nei costi previsti, speriamo di concludere questa fase il prima possibile per poter poi discutere dei passi successivi».
Si discuterà, precisa l’agenzia Dire, della terza fase, quella che implica anche lo spostamento della ferrovia «per avere un’unica area produttiva perfettamente integrata», come spiega lo stesso ministro. Rfi ha già messo a disposizione le risorse per la progettazione, dopodiché il finanziamento per la realizzazione «andrà discusso in legge di bilancio dal governo entrante, noi lasceremo documenti su quello che riteniamo importante nel piano complessivo e poi starà al Parlamento e al governo decidere, spero positivamente, nel finanziare questa terza fase. Le prime due fasi sono in attuazione, già finanziate, tutto sta procedendo nei tempi».
Per il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano, «con quest’opera stiamo ricevendo l’opportunità di stare al passo con i tempi, con un cantiere che aumenta in capacità, in potenzialità, con posti di lavoro, e che contribuisce alla messa in sicurezza dei rivi, nel connubio tra ambiente, produttività e sviluppo del lavoro. A opera terminata, il cantiere sarà in grado di realizzare navi di grandi dimensioni, da 180.000 tonnellate e 350 metri. Attualmente, il cantiere impiega 900 persone, che diventano anche 4.000 nei momenti di punta, e c’è la possibilità di avere un aumento considerevole della forza lavoro nel futuro: si parla nell’ordine di una volta e mezzo. Dovremo poi operare sull’addestramento dei giovani».