Chiusura debole per le Borse europee dopo che il portavoce del Cremlino ha annunciato che dai colloqui tra Ucraina e Russia a Instambul non sono uscite novità «promettenti», al contrario di quanto era parso ieri. Parigi segna -0,74%, Francoforte -1,45%, Madrid -0,71%, Londra +0,54%, Milano -0,03%. I settori più penalizzati sono stati quelli di banche, viaggi, vendite al dettaglio e auto, mentre hanno recuperato terreno i titoli legati all’energia e al petrolio.
Spread Btp/Bund a 148 punti (-0,82%).
A Milano boom di Telecom (+6,63%) all’indomani del cda che ha chiesto al fondo americano Kkr di chiarire entro il 4 aprile prezzo e condizioni a cui è disposto a lanciare l’Opa annunciata lo scorso novembre. Bene anche Terna (+3,8%), Leonardo (+2,56%), intonato con il trend europeo del settore ed Eni (+2,18%), con il prezzo del greggio in rialzo. In coda al Mib Iveco (-4,11%), Interpump (-3,88%), Iveco, Banco Bpm (-3,24%) in una giornata negativa per i bancari (-1,97% Bper Banca, -1,25% Intesa Sanpaolo, -1,46% UniCredit).
Sul mercato dei cambi, l’euro si rafforza sui massimi da un mese nei confronti del dollaro a 1,1162 (1,1134 in avvio e 1,1100 ieri in chiusura) e vale anche 136,114 yen (135,67 e 136,29), quando il dollaro passa di mano a 121,938 yen (121,86 e 122,78). In leggero rialzo il rublo a 84,5 per un dollaro (87,5 e 87,75 ieri in chiusura).
In calo il petrolio: il contratto consegna maggio sul Brent del Mare del Nord sale del 3,6% a 114,2 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti del 3,83% a 108,23 dollari al barile, con le scorte settimanali Usa scese piu’ delle attese. I future sul gas ad Amsterdam si sono attestati a 117 euro, in crescita del 7,9%.