La crisi ucraina ha colpito duramente le Borse europee che pure nel corso del pomeriggio hanno recuperato terreno dopo che ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha parlato di una possibilità di risolvere la crisi con la diplomazia. Intanto, il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, è tornato a parlare della necessità di intervenire contro l’inflazione. Bullard ha ribadito di essere favorevole a un rialzo dei tassi d’interesse di 50 punti base a marzo, che sarebbe il primo dal 2000, e di un intero punto percentuale entro il primo luglio.
Il Cac 40 di Parigi segna -2,27%, il Dax 40 di Francoforte -2,02%, il Ftse 100 di Londra -1,69%, il Ftse Mib di Milano -2,04%, Mosca nei diversi indici accusa cali tra il 3 e il 2%.
Lo spread Btp/Bund si è ancora allargato, attestandosi sui 165 punti (+2,04%).
A Piazza Affari, maglia nera è Interpump (-5,27%), forte ribasso anche per Unicredit (-4,23%), la banca italiana più esposta in Russia. In netto rialzo Carige (+2,28%) con la prospettiva della business combination con Bper.
Sul mercato dei cambi l’euro in chiusura vale 1,1304 dollari (1,1333 in avvio e 1,1393 venerdì in chiusura) e 130,715 yen (130,71 e 132,17). Il dollaro vale 115,629 yen (115,32 e 116,00).
Il prezzo del petrolio è tornato a salire: il contratto consegna aprile sul Brent guadagna lo 0,37% a 94,79 dollari al barile e quello scadenza marzo sul Wti lo 0,77% a 93,82 dollari al barile. In rialzo anche il prezzo del gas.