Sindacati preoccupati per i lavoratori della Città dei bambini e dei ragazzi, che verrà riaperta nella galleria dell’Acquario di Genova e che è recentemente passata sotto la gestione di Costa Edutainment.
“Non si hanno tempi certi rispetto alla riapertura di un servizio tanto caro alla cittadinanza – si legge nella nota Filcams Cgil e Uiltucs – ma soprattutto non si hanno certezze sul destino dei quattro lavoratori che da anni vi prestano servizio. Il contratto di cessione di ramo d’azienda sottoscritto tra Porto Antico e Costa Edutainment prevede che la Città dei Bambini passi all’Acquario libera da cose e persone. Tuttavia le persone, a differenza delle cose, vivono di quel lavoro e hanno una dignità che in questo caso non si sta rispettando. I lavoratori, altamente qualificati, hanno visto vari passaggi: dipendenti di una cooperativa per un certo periodo, poi di società che si sono avvicendate. Oggi questi addetti si trovano senza risposte”.
Per Valentina Gulla, Filcams Cgil, e Cristina D’Ambrosio, segretaria regionale Uiltucs, «non si hanno notizie della proroga della Cassa integrazione per Covid da parte del governo. Non abbiamo riscontro da parte dei soggetti coinvolti e che abbiamo convocato a un tavolo congiunto. L’unica certezza, tra Natale e Capodanno, è che le persone che con tanta dedizione hanno svolto per anni il servizio resteranno a casa».
Festival della Scienza, alle cui dipendenze si sono trovati i lavoratori negli ultimi anni, ha già comunicato l’intenzione di licenziare gli addetti, salvo proseguire con la cassa integrazione qualora venga prorogata. «Noi riteniamo che non si possano volgere le spalle a queste persone – concludono Gulla e D’Ambrosio – Chiediamo pubblicamente con urgenza che si attivi un tavolo congiunto, come già richiesto e purtroppo in larga parte ignorato, alla presenza di Festival della Scienza, Porto Antico e Costa Edutainment».