Chiusura positiva per le principali Borse europee, insieme a Wall Street, con il pil Usa del terzo trimestre sopra le attese. I listini erano partiti con cautela, frenati dai timori per la variante Omicron, con scambi rari, poi si sono mossi al rialzo, nonostante il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, abbia detto che è possibile che nel quarto trimestre la velocità della ripresa economica sia rallentata a causa delle restrizioni introdotte in vari Paesi. Il Cac 40 di Parigi segna +1,24%, il Dax 40 di Francoforte +0,95%, l’Ibex 35 di Madrid +0,85%, il Ftse 100 di Londra +0,61%, il Ftse Mib di Milano +0,66%. Lo spread Btp/Bund si è attestato sui 134 punti (+1,65%)
A Piazza Affari Cnh (+2,72%) e Leonardo (+2,42%) si sono piazzate in testa al Mib, seguite da Amplifon (+2,28%). Cnh è stata spinta dalla prospettiva che nella prossima assemblea straordinaria sarà richiesta l’approvazione definitiva degli azionisti alla scissione di Iveco. Leonardo, ha beneficiato del contratto con la Difesa Usa, della commessa con l’Agenzia Spaziale Europea e delle indicazioni sul 2021 del gruppo missilistico Mbda di cui il gruppo è socio al 25%. Deboli le banche, con Bper -0,56%.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1327 (1,129 ieri in chiusura) e vale 129,39 yen (128,44), mentre il cambio dollaro/yen è pari a 114,21.
Sale il prezzo del petrolio: il Wti, contratto di febbraio, si attesta a 72 dollari al barile, +1,29%.