Chiusura in rialzo per le principali borse europee, dopo la notizia di un accordo negli Usa tra repubblicani e democratici per alzare il tetto del debito pubblico a sufficienza per coprire le necessità dei prossimi due mesi, evitando il default. Il Cac 40 di Parigi segna +1,65%, il Ftse 100 di Londra +1,17%, il Dax 40 di Francoforte l’1,85%, l’Ibex 35 di Madrid +2,14%, il Ftse Mib di Milano +1,51%.
In netta contrazione lo spread Btp/Bund, a 104 punti (-3,36%).
A Piazza Affari si sono distinte Stellantis (+3,8%) Buzzi (+2,95%), Exor (+2,81 grazie alla spinta di Stellantis). Enel ha guadagnato il 2,6%, in scia alle voci sulle imminenti mosse del Governo spagnolo per contenere il caro-bollette, che dovrebbero rivedere le precedenti misure, poco favorevoli alle società del settore. Deboli i petroliferi, con Saipem -1,52% ed Eni -0,67%.
Sul fronte dei cambi, l’euro viene scambiato a 1,1567 dollari (da 1,1534 di ieri in chiusura) e vale 128,92 yen (128,48 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è pari a 111,47 (111,37).
Il prezzo del petrolio, in ribasso per quasi tutta la giornata, ha virato sul finale: il future novembre sul Wti sale dello 0,93% a 78,15 dollari al barile.