Si è chiuso con ricavi consolidati pari a 3.725 milioni in diminuzione del 12,8% rispetto ai 4.275 milioni dell’anno precedente, l’ esercizio 2020 di Iren, approvato dall’assemblea degli azionisti.
«La flessione dei ricavi – si legge in una nota della società – è da ricondursi principalmente al calo dei prezzi delle commodities energetiche, alla riduzione dei volumi venduti di energia elettrica anche in relazione al lockdown dovuto al Covid-19, alla riduzione delle vendite di gas e di vendita di calore per il teleriscaldamento dovuta all’inverno mite, nonché alla minore energia elettrica prodotta dagli impianti del Gruppo».
Il margine operativo si è attestato a 927 milioni di euro, in aumento dell’ 1,1% rispetto ai 917 milioni del 2019, mentre l’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti è risultato pari a 235 milioni, in calo dello 0,4% rispetto ai 236 milioni di euro registrati nell’ esercizio precedente.
L’assemblea degli azionisti ha approvato la proposta di un dividendo pari a 9,50 centesimi di euro per azione.