È giusto tornare alle cosiddette zone gialla, arancione e rossa, ma occorre rivedere i criteri. Questa la posizione delle Regione nell’ultimo incontro con il governo.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti spiega che «oltre al criterio dell’Rt come proposto dal governo, occorre però, per avere corretti dati per decidere, considerare anche la classificazione dei tamponi, contando quelli antigienici, il tasso di incidenza del virus e il numero di pazienti negli ospedali. Altrimenti si rischia di avere delle classificazioni regionali ingiuste e penalizzanti, o addirittura assurde, che puniscono chi fa più tamponi».
Sul capitolo scuole la posizione è questa: «Dove saranno prevedibili e necessarie nuove misure restrittive, è inutile riaprire le scuole superiori per pochi giorni, magari due, per poi richiudere. Questa sarebbe solo una decisione politica voluta da qualcuno nel governo per mettere la propria bandierina, senza nessun vantaggio per gli studenti e con molti ulteriori disguidi per le famiglie. Oggi continuerà il confronto sia per le regole che varranno dal 7 al 15 gennaio, sia sul nuovo Dpcm che varrà dal 16 gennaio per le settimane a venire».
Per quanto riguarda i vaccini Toti si difende: «Regione Liguria non è ritardo sui vaccini: li sta facendo tutti sulla base dei quantitativi che ci sono stati inviati dal commissario Arcuri, perché le regioni non possono comprarli e al momento gli unici disponibili sono quelli di Pfizer destinati alle categorie dei sanitari e degli ospiti e operatori delle Rsa. Le vaccinazioni sono state fatte anche oggi, se andassimo più veloci finiremmo le dosi prima dell’arrivo da Roma di altri vaccini, per cui sarebbe inutile. Abbiamo calcolato di finire il primo giro il 21 gennaio, quando è previsto la seconda dose cioè il richiamo. Per il momento stiamo rispettando la campagna di vaccinazione e abbiamo già somministrato 2126 dosi pari al 16% dei vaccini ricevuti, secondo il piano messo a punto da Alisa».
Riguardo alla posizione della Regione Liguria tra la settima e l’ottava per quanto riguarda la percentuale di persone vaccinate, Toti ribadisce: «È sbagliata l’idea di fare tutti i giorni la gara dei vaccini, anche perché i vaccini mandati dalla struttura commissariale sono in numero limitato, al momento. Abbiamo un piano che prevede in questa fase di vaccinare 62 mila persone, come era stato stabilito. Non è possibile ora vaccinare altre categorie che non siano comprese nel piano stabilito dal governo».
Il 21 di gennaio saranno vaccinati coloro che lo sono stati il 27 dicembre.
A partire da oggi saranno somministrate 2000 dosi al giorno, secondo un modalità che prevede di impiegare a livello regionale 54 medici, 166 infermieri, 28 operatori socio-sanitari e 56 amministrativi.
Per quanto riguarda le siringhe inviate da Arcuri, Toti ha sottolineato che Regione Liguria ha ricevuto solo quelle da 5 e 3 millilitri che vanno bene per diluire il farmaco, ma non per somministrarlo. «Per questa operazione – dice Toti – servono le siringhe da 1 millilitro che comunque Regione Liguria aveva in casa, per cui non c’è stata alcuna ripercussione sulla campagna vaccinale, ma ci vorrebbe più attenzione da parte del governo».