«A oggi la Liguria rientrerebbe in zona gialla». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la conferenza stampa che ha dato il via alla fase 1 della vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti delle Rsa.
La dichiarazione di Toti è suffragata dai dati diffusi da Filippo Ansaldi, direttore del servizio di prevenzione di Alisa: «L’indice Rt è solo uno degli indicatori considerati. Regione Liguria è per esempio sopra l’88% con altri indicatori vicini al 100% per quanto riguarda la capacità di monitoraggio, mentre la soglia fissata dal ministero è del 60%».
Il “capitolo” dedicato alla trasmissione del virus vede una flessione dei casi riportati del 22% rispetto al periodo precedente. «L’Rt 1.07 – sottolinea Ansaldi − è quello puntuale di 15 giorni fa. Ormai, da almeno 10 giorni, siamo attorno a 1». L’ultima categoria che va a comporre i fattori di rischio è la resilienza del sistema sanitario: «Abbiamo una percentuale di tamponi positivi dell’8%, più bassa della media nazionale e un tasso di occupazione dei posti letto vicini ai valori soglia», aggiunge Ansaldi.
Barbara Rebesco, responsabile della farmaceutica di Alisa e della logistica del vaccino, chiarisce la questione legata all’utilizzo di una dose in più: «Con un algoritmo di supporto alla programmazione abbiamo modellato l’utilizzo delle dosi e permesso una partenza sincrona tra ospedali e Rsa. La dose in più è in totale uniformità alla direttiva dei 0,3 ml somministrati a persona, perché ogni flacone ha un sovrariempimento rispetto alla quantità necessaria per la singola dose».