L’estendersi della pandemia e delle restrizioni nei confronti delle attività economiche in vari Paesi e il perdurare dei contrasti tra democratici e repubblicani sul piano di sostegno all’economia negli Usa hanno depresso le borse europee, che hanno chiuso in forte ribasso, e determinato un calo dei prezzi del petrolio. Francoforte segna -3,71%, Parigi -1,90%, Londra-1,16%. Anche Milano è andata in rosso, nonostante la decisione di S&P di alzare l’outlook sul rating italiano a “stabile” da “negativo” e ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share -1,78%, Ftse Mib -1,76%, Ftse Aim Italia -30%. Lo spread Btp/Bund è in contrazione, attestato su 130 punti (variazione -3,08%, rendimento Btp 10 anni +0,73%, rendimento Bund 10 anni -0,57%)
A Piazza Affari tonfo di Moncler (-5,24%) ma forti ribassi accusano anche Nexi (-4,12%), Pirelli (-4,06%), Buzzi (-4,02%).
Sul mercato dei cambi, l’euro viene scambiato con il dollaro a 1,1820, (1,1843). Euro/yen a 123,96 (venerdì 124,05), dollaro/yen a 104,87 (da 104,59).
Petrolio in netta flessione a causa delle prospettive di contrazione della domanda: la scadenza dicembre sul Wti perde il 3,26% a 38,55 dollari al barile, mentre l’analogo contratto sul Brent arretra del 3,11% a 40,47 dollari.