Chiusura in calo per le principali borse europee dopo la raccomandazione dell’European Systemic Risk Board indirizzata a banche e assicurazioni per rimandare la distribuzione di cedole, almeno fino a gennaio 2021, che ha scatenato le vendite sui titoli finanziari. Parigi segna -1,55%, Francoforte -1,55%, Londra -2,15%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share -1,45% e Ftse Mib -1,49%. In crescita lo spread Btp/Bund a 176 punti (+2,75%)
A Piazza Affari ha pesato l’orientamento preliminare negativo dell’Antitrust sulla fusione tra Intesa Sanpaolo (-4,62%) e Ubi (-5,04%). La raccomandazione dell’European Systemic Risk Board ha mandato in rosso in rosso UniCredit (-3,71%), Banco Bpm (-2,92%), Unipol (-1,90%). Tra i maggiori ribassi quello di Fca (-4,39%) dopo i dubbi dell’Ue sulla fusione con Peugeot nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, che potrebbero far slittare l’operazione. Fuori del listino principale ottima performance di Orsero, che ha chiuso in rialzo del 22,64%.
Sul fronte dei cambi, l’euro risale nei confronti del dollaro e scambia a 1,136 (da 1,129 ieri sera) mentre si è registrata un’altra seduta di acquisti sullo yen con la divisa unica scesa a 122,32 (da 122,64) e il dollaro a 107,71 (da 108,6). Piatto il petrolio, dopo giorni di tensioni interne all’Opec+, con i future del Wti con scadenza luglio in discesa dello 0,1% a 38,1 dollari al barile e il Brent di agosto scambiato a 40,7 dollari (-0,2 per cento).