Chiusura in positivo per le Borse europee mentre a Wall Street lo S&P-500 vanta un progresso dell’1,17%. A spingere gli acquisti sui mercati finanziari è l’ottimismo per le decisioni del vertice Bce di domani, da cui ci si attende un rafforzamento da almeno 500 miliardi del programma di acquisto di asset. Incoraggianti sono anche diversi indicatori macro che suggeriscono come il peggio dell’impatto della pandemia Covid-19 possa essere alle spalle, dall’occupazione migliore del previsto nel settore privato Usa all’indice Pmi servizi che a maggio in Europa resta in contrazione ma risale in tutti i Paesi rispetto al mese precedente.
Il Cac 40 di Parigi segna +3,36%, il Dax 30 di Francoforte +3,88%, il Ftse 100 di Londra +2,61%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +3,26% e Ftse Mib +3,54%. Poco mosso lo spread Btp/Bund, attestato sui 190 punti.
A Piazza Affari i settori più brillanti sono tecnologia (+6,99%), materie prime (+4,94%) e viaggi e intrattenimento (+4,44%), in calo sanitario (-1,19%) e telecomunicazioni (-0,99%). Tra i titoli spiccano Stm (+8,31%) grazie alle indicazioni incoraggianti arrivate da Microchip Technology, Leonardo (+8,49%), Cnh (+5,71%) e Ferragamo (+5,65%). L’intenzione di Del Vecchio di acqistare il 20% di Mediobanca, ha fatto salire il titolo della banca (+5,44%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si attesta a 1,123 (da 1,118 ieri in chiusura) e a 122,27 yen (121,41), mentre il rapporto dollaro/yen è a 108,87 (108,55).
Dopo i rialzi della mattina chiude in flessione il petrolio sotto pressione per i dubbi sulla tenuta del patto sui tagli alla produzione, alla vigilia dell’atteso vertice Opec+, e per il ribasso a sorpresa delle scorte Usa: il future luglio sul Wti cede lo 0,2% a 36,7 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent, salita in precedenza sopra quota 40 dollari per la prima volta da inizi marzo, si attesta a 39,4 dollari (-0,2%).