Una bambina guineiana di 18 mesi con una grave patologia cardiaca è stata operata all’Ospedale Gaslini di Genova grazie alla collaborazione tra l’Istituto e Flying Angels-onlus specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati
Atresia polmonare con rami polmonari piccoli e non confluenti: una patologia non operabile nel suo paese. La bambina è così volata a Genova, dove ha potuto essere sottoposta a un delicato intervento cardiochirurgico, eseguito dal cardiochirurgo Halkawt Nuri della Cardiochirurgia del Gaslini.
Si tratta del primo intervento, perfettamente riuscito, di un complesso percorso chirurgico che, per arrivare alla correzione definitiva, necessiterà di una procedura di cardiologia interventistica, prima dell’intervento cardiochirurgico correttivo.
Un percorso clinico di alta complessità reso ancora più difficile dalla pandemia, a partire dall’acquisizione dei visti sanitari necessari per il trasferimento: nonostante la gravità della situazione clinica, la bimba e la mamma sono state costrette a raggiungere il Senegal, dove, anche grazie al supporto di Flying Angels, il rilascio è stato ottenuto. Da qui, grazie al contributo di una rete di partner e sostenitori, Flying Angels ha organizzato il volo aereo che il 10 febbraio le ha portate da Dakar a Genova, dove l’ospedale pediatrico era già pronto ad accoglierla.
«Il 17 marzo − spiega ildirettore della Cardiochirurgia del Gaslini, Giuseppe Pomé − in piena emergenza Covid 19, la piccola è stata sottoposta al primo delicato intervento di cardiochirurgia, perfettamente riuscito. Il primo intervento ha ottenuto un buon risultato, che ci consente di proseguire con il programma di correzione della malformazione cardiaca a stadi successivi. Nonostante l’emergenza, con tutte le precauzioni e seguendo i percorsi di sicurezza delineati dall’Unità di crisi dell’Istituto, abbiamo trattato la paziente con successo» .
Dal 19 marzo il Gaslini è diviso in due parti per garantire la massima sicurezza a tutti i pazienti e agli operatori, con la completa separazione dei pazienti sospetti o positivi per l’infezione Covid-19 e del personale a loro dedicato, da tutti gli altri pazienti, attraverso accorpamenti e riorganizzazioni funzionali.
La bambina è ancora a Genova, con la sua mamma e il suo papà e dovrà aspettare qualche mese prima di tornare a casa, per finire il percorso di correzione della malformazione cardiaca, e perché con il blocco dei voli e della pandemia da Covid-19, la scelta più sicura è quella di farla rimanere in Italia insieme ai suoi genitori.
La catena di solidarietà, coordinata da Flying Angels, parte da Conakri e arriva fino a Genova per permettere a questa piccolina di guarire e tornare presto a casa, ormai guarita.
«Anche in un momento estremamente delicato come questo – commenta Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation – per via dell’emergenza da Covid-19 che sta condizionando voli aerei e spostamenti delle persone da un Paese all’altro, Flying Angels rinnova la propria responsabilità nell’aiutare i bambini malati di tutto il mondo e le loro famiglie, che si rivolgono a noi per poter accedere alle operazioni chirurgiche di cui hanno disperatamente bisogno. Distanti, ma sempre vicini ai bambini, grazie al supporto di partner e sostenitori, il cui contributo è oggi ancora più prezioso e necessario. Continua quindi il nostro impegno per garantire il diritto alla vita e alla salute di tutti i bambini, che dal 2012, in collaborazione con circa 100 organizzazioni non profit italiane e internazionali, ci ha consentito di raggiungere 1950 bambini in oltre 70 paesi del mondo, finanziando circa 3.500 biglietti aerei».