Stefano Costa (ex Forza Italia), Paolo Gozzi (ex Vince Genova) e Arianna Viscogliosi (Italia Viva), usciti dalla maggioranza che sostiene la giunta guidata da Pietro Piciocchi nel consiglio comunale genovese e confluiti nel Gruppo Misto, ora hanno costituito il gruppo “Progetto al centro”. (vedi qui )
Questo ciclo amministrativo ormai è al termine e Progetto al centro, come gli altri gruppi consiliari, è improbabile che abbia occasione di compiere scegliere politiche decisive. L’amministrazione e le formazioni politiche presenti in consiglio sostanzialmente si confronteranno su questioni di ordinaria amministrazione. E in futuro? Alle prossime amministrative? I tre esponenti condividono i valori liberali, democratici, riformisti ma hanno provenienze diverse. E anche prospettive diverse.

Paolo Gozzi dichiara a Liguria Business Journal di essere interessato ai fermenti e ai tentativi di aggregazione dell’area centrista ma di non avere l’intenzione di ricandidarsi alle prossime amministrative. «Sono interessato – spiega – come cittadino, elettore e militante ai tentativi di aggregazione in atto tra movimenti di ispirazione centrista. Sono sempre stato un cattolico democratico liberale, passato alla lista civica Vince Genova senza essere di destra, perché ho ritenuto che la città dovesse uscire dall’immobilismo della giunta Doria. Ma le liste civiche, secondo me, a Genova sono state schiacciate dai partiti. Spero che nasca qualcosa di nuovo».
Arianna Viscogliosi è in Italia Viva, seguirà il percorso del suo partito e intende ricandidarsi. «Siamo al centro con uno sguardo a sinistra – spiega –. Verosimilmente faremo parte del centrosinistra, se ci troveremo d’accordo sulla figura del candidato sindaco e sul programma».

«Sono deciso a continuare a lavorare nelle istituzioni – dice Stefano Costa – e con rinnovato entusiasmo. Ma in un contesto coerente con i miei valori liberaldemocratici che in questi sette anni non visto ispirare il centrodestra».
A metà dicembre del 2020 Costa si era dimesso da consigliere delegato alla riforma del decentramento amministrativo in dissenso con Bucci. In sostanza il sindaco aveva tolto ai Municipi l’autonomia nella gestione dei fondi. Costa in questi sette anni era comunque rimasto nel perimetro della maggioranza, passando a Forza Italia. «Ma non è stato possibile contrastare un modo di fare politica in cui non si apprezza il merito ma solo la passiva obbedienza, non è tollerato il dissenso costruttivo, l’approfondimento e la discussione sono considerate perdite di tempo e mancano programmazione e pianificazione negli ambiti strategici fondamentali: dai servizi, al verde pubblico, all’urbanistica, al commercio. L’amministrazione Piciocchi è diversa nei toni , certo, ma non nella sostanza. E allora guardo altrove».

Anche Costa guarda a un centro lontano dalla destra, che potrebbe fare parte di un nuovo centrosinistra. «Dove andrò? È presto per indicare una forza politica. Siamo in un periodo di cambiamento. Certamente andrò in una formazione dove poter realizzare i miei ideali politici».