In merito alla gara regionale per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti sanitari speciali, si è svolta un’audizione in Regione, presso l’Unità organizzativa Stazione unica appaltante regionale, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti di Uil Liguria.
Il sindacato, in una nota, sottolinea come la gestione dei rifiuti sanitari sia “un tema delicato e strategico” che implica “tutela dei lavoratori coinvolti, rispetto della clausola sociale ma anche l’applicazione del Ccnl Igiene ambientale per evitare il dumping contrattuale, sicurezza e formazione, trasparenza e tracciabilità, governance partecipata del servizio”.
«Riteniamo che la Regione debba promuovere un tavolo di monitoraggio sindacale permanente durante tutta la durata dell’appalto – dichiara Giovanni Bizzarro, segretario regionale Uil Liguria -. Questo consentirebbe di monitorare gli effetti occupazionali e ambientali, intervenire in caso di criticità, mantenere una linea costante di dialogo tra enti pubblici, operatori e rappresentanze dei lavoratori. In tal senso, richiamiamo come esempio positivo quanto previsto all’art. 12 del Protocollo d’intesa approvato con DGR 300. La gara regionale relativa all’affidamento quinquennale del servizio di raccolta, trasporto, smaltimento e recupero dei rifiuti sanitari speciali, pericolosi e non, prodotti dalle aziende sanitarie pubbliche liguri, ha implicazioni rilevanti non solo in termini ambientali e organizzativi, ma anche e soprattutto occupazionali, sociali e di salute pubblica».
L’esempio positivo citato, l’art. 12 del Protocollo d’intesa approvato con DGR 300/2022, fa riferimento alla programmazione congiunta Regione–Enea in ambito energetico. «Un modello di governance multilivello, tecnico e partecipativo, che riteniamo replicabile anche per ambiti come quello sociosanitario e ambientale per governare i processi di transizione energetica», chiude Bizzarro.