Effetto Trump sulle Borse europee: chiusura pesante per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che cede l’1,54% a 33.940 punti, l’all-share ha terminato a -1,46% (36.023 punti), mentre il Ftse Italia Growth a -1,07% (7.824 punti). Nel listino principale si riflettono acquisti e vendite sui titoli più esposti ai cambiamenti promessi da Trump o chi produce negli Usa. Guadagnano molto Tenaris (+6,76%) e Diasorin (+5,57%), bene anche Leonardo (+3,46%). In calo Unicredit (-5,31%) e Inwit (-5,25%).
Seduta ad alta volatilità per le Borse in Europa: Londra oscilla e tiene in chiusura (-0,07%), Parigi chiude in calo dello 0,5%, Francoforte dell’1,13%. La prospettiva di una guerra commerciale, con dazi elevati, rischia di indebolire l’economia europea.
Wall Street – con i principali indici sui massimi – invece festeggia le politiche di deregulation per le banche e l’oil&gas promesse dal tycoon in campagna elettorale. Grossi guadagni per le società di Elon Musk, principale sostenitore di Trump.
Scende la quotazione del petrolio, con il Wti a 71,88 dollari (-0,14%) e il Brent a 75,22 (-0,42%) dollari.
I futures sul gas naturale, scambiati ad Amsterdam, chiudono con un progresso dello 0,3% a 40,63 euro al Megawattora.
Nei cambi il dollaro corre e schiaccia l’euro sulla soglia di 1,073 (1,091 ieri in chiusura). Il cross dollaro/yen e’ a 154,44 (da 152,02) e quello euro/yen 165,71 (da 165,94 yen).
Schizza lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco: +6,80% a 133 punti base. Il rendimento è a +3,73%.