La Borsa di Milano in avvio è poco mossa. Il Ftse Mib segna un +0,03% a quota 33.744 punti. E anche con il passare del tempo si muove all’insegna della debolezza. A pesare è la turbolenza dei listini cinesi sui timori che l’ultima ondata di stimoli non sia sufficiente a ridare smalto all’economia di Pechino. Tra i titoli sotto pressione Iveco (-1,4%), Bper (-1,5%), alla vigilia del piano industriale, Leonardo (-0,91%). Calo anche della moda con Cucinelli (-0,95%) e Moncler (-0,89%) . Sul fronte opposto è in evidenza Tim (+1,79%), seguita da Recordati (+1,06%) e A2a (+1,03%).
Le Borse europee aprono all’insegna dell’incertezza. Parigi registra un +0,08% con il Cac 40 a 7.527 punti.
Francoforte è marginale a -0,01% con il Dax a 19.065 punti. Londra è invece positiva a +0,31% con il Ftse 100 a 8.215 punti.
Borse asiatiche parzialmente in crisi con le Piazze cinesi che crollano. A pesare le incertezze legate all’economia, a dispetto delle rassicurazioni fornite dalle autorità di Pechino. Chiude in rialzo Tokyo (+0,87%) con gli acquisti che si concentrano sui tecnologici. Previsti in serata i verbali delle ultima riunione della Fed.
Prezzo del petrolio i aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 74,15 dollari al barile con un aumento dello 0,79% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 77,86 dollari al barile con un aumento dello 0,88%.
Nei cambi euro poco mosso questa mattina sui mercati valutari: la moneta unica europea è scambiata a 1,0971 dollari con un calo dello 0,08% e a 162,9500 yen con un aumento dello 0,14%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 132 punti base (+1,07%), il rendimento è a +3,55%.