Il forte calo del petrolio e la delusione per i nuovi piani di stimolo in Cina pesano sui listini azionari europei, che chiudono in rosso. A farne le spese sono i titoli del lusso e quelli legati alle materie prime, anche a causa dei dubbi sulla tenuta della domanda globale di energia. In più Moody’s avverte sul deterioramento del settore automotive e stima un calo di vendite e profitti sul 2024.
A Milano l’indice Ftse Mib cede a fine giornata lo 0,24%, zavorrato in particolare da Saipem (-2,5%) ed Eni (-2,1%). Male il lusso con Moncler (-1,4%). Brillano Italgas (+3,31%) e Monte dei Paschi Siena (+2,4%). Tra gli altri listini l’All Share registra un -0,23%, il Ftse Italia Growth un +0,06%.
Le Borse europee non fanno meglio: In flessione Londra (-1,36%), Parigi (-0,72%) e Francoforte (-0,2%).
Tonfo del petrolio: il future novembre sul Wti perde il 4,65% a 73,55 dollari al barile, la consegna dicembre per il Brent cede il 4,53% a 77,26 dollari.
Sul mercato valutario, il rapporto euro/dollaro è poco mosso a 1,0967 (da 1,0975 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 162,63 yen (da 162,57).
Lo spread tra Btp decennale italiano e il corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 130 punti base (-1,06%). Il rendimento è a +3,55%.