Procedono le fasi relative all’iter di approvazione del bilancio di previsione 2024 per il Comune di Varazze. Dopo l’approvazione del Dup, documento programmatorio fondamentale per l’ente pubblico, è stata definita la politica tributaria per l’anno 2024.
L’amministrazione ha proposto al consiglio comunale di non aumentare nessuna imposta, tassa e canone, eccetto di definire diversamente le aliquote Imu 2024.
Restano quindi invariate nel 2024 le aliquote/tariffe dell’imposta di soggiorno, della addizionale comunale all’Irpef del canone unico patrimoniale e mercatale. Questa manovra permetterà di mantenere invariati i costi dei servizi a domanda individuale, ad esempio il costo del trasporto scolastico, della mensa e ancora di fornire servizi fondamentali gratuitamente come il pre-scuola, e non solo.
Scelta dell’Amministrazione è stata quella di non arretrare sulle risorse destinate al sociale, alle famiglie in difficoltà, agli anziani, ai disabili e alle associazioni. E ancora implementare i servizi bibliotecari con particolare riferimento ai ragazzi, dare sostegno alle attività economiche cittadine prevedendo agevolazioni sulla Tari.
Nuovo impulso verrà dato agli investimenti per il turismo, che è il principale volano economico della città, al verde pubblico ed al decoro urbano. Anche i progetti legati alla sicurezza del territorio godranno di maggiore attenzione così come ad esempio il rifacimento della segnaletica stradale.
L’Imu è stata introdotta nel 2012 su tutto il territorio nazionale. I soggetti passivi sono i proprietari delle seconde case, ad esclusione ovviamente della prima casa, i titolari di diritto reale sugli immobili e aree fabbricabili, i concessionari nel caso di concessioni demaniali.
«Varazze per molti anni ha potuto godere dei benefici finanziari derivanti dalla gestione della discarica − intervengono il sindaco Luigi Pierfederici e l’assessore alle finanze Laura Manna − permettendosi di rinunciare alla quota Imu di propria spettanza sopperendo con la cospicua entrata derivante proprio dalla discarica. La scelta di chiudere l’impianto, scelta condivisa da tutte le forze politiche cittadine, ha necessariamente portato l’Amministrazione a fare delle valutazioni differenti sulla politica tributaria. Conseguentemente, per mantenere questi obbiettivi, anche Varazze adegua le aliquote Imu allineandosi, peraltro, alle aliquote degli altri comuni delle nostre stesse caratteristiche».
L’aliquota minima imposta dalla legge è dello 0,86% e resta al comune l’autonomia impositiva fino al 1,06%.
Varazze azzera la maggiorazione sugli alberghi che restano assoggettati allo 0,76% per dare un segnale di supporto a quelle attività ricettive che hanno mantenuto la destinazione a fronte di quelle che hanno invece chiesto lo svincolo per trasformarsi in residenziali.
L’aliquota sulla proprietà delle abitazioni locate si è allineata a quella delle abitazioni libere e la manovra finanziaria porterà nelle casse del Comune circa 1 milione di euro avvicinandosi a quelle che erano le entrate totali prima della chiusura della discarica.
«Intervenire sulla leva della pressione fiscale è sempre scelta sofferta ma purtroppo necessaria nell’interesse della comunità. Ovviamente obbiettivo principale è stato quello di non ridurre i servizi e laddove possibile potenziarli. Questo è stato assicurato. Amministrare una città significa fare anche scelte sofferte e politicamente scomode. Questo è il senso di responsabilità che ogni giorno guida il nostro cammino politico ed amministrativo» affermano in una nota congiunta il sindaco e l’assessore.