Poco mosse le Borse europee, in attesa del dato dell’inflazione statunitense che sarà diffuso domani e fornirà indicazioni sulla politica monetaria della Fed. Intanto, oggi il vicepresidente della Bce Luis de Guindos ha segnalato una contrazione economica a dicembre, accennando alla possibilità di una recessione tecnica nella seconda metà del 2023, e Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo Bce rispondendo a una domanda durante una sessione di q&a su X, ha dichiarato: «L’inflazione si è attenuata, ma le pressioni sui prezzi di fondo rimangono elevate. I tassi ufficiali devono essere su livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a garantire che l’inflazione ritorni in modo sostenibile al 2%».
Milano segna +0,14%, Londra -0,42%, Parigi -0,07%, Francoforte +0,03%. Spread Btp/Bund sui 162 punti (variazione-1,66%, rendimento Btp 10 anni +3,83%, rendimento Bund 10 anni+2,21%).
A Piazza Affari il testa al listino principale si è posizionata Fineco (+2,36%), grazie ai dati della raccolta di dicembre, in coda Campari (-6,53%), scesa al prezzo delle azioni collocate nell’operazione di finanziamento per l’acquisizione della casa di cognac Courvoisier.
L’euro è indicato a 159,753 yen (da 158,45 yen), mentre il rapporto dollaro/yen è a 145,7 (144,36).
In calo il prezzo del petrolio con le scorte Usa salite oltre le attese: il future febbraio sul Wti perde lo 0,25% a 72,06 dollari mentre il Brent consegna marzo cede lo 0,43% a 77,25 dollari. In crescita dell’1,4% a 31,075 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.