Chiusura in netto rialzo per le borse europee, grazie al fatto che l’inflazione americana a ottobre si è risultata inferiore alle attese, aprendo la prospettiva di un primo taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed già a marzo. Milano segna +1,45%, Londra +0,2%, Madrid +1,71%, Parigi +1,39%, Francoforte +1,76%. Spread sui 176 punti (variazione -1,52%, rendimento Btp 10 anni +4,36%, rendimento Bund 10 anni +2,60%).
A Piazza Affari brillano Diasorin (+6,88%) sulla sentenza di assoluzione dell’amministratore delegato Carlo Rosa ed Erg (+6,67%) che beneficia dell’effetto conti dopo il rialzo della guidance per il 2023. Mps (+5,08%) continua a beneficiare dell’upgrade sul rating operato da Fitch (da B+ a BB) e dei conti che registrano il quarto trimestre consecutivo in utile. I conti premiano anche A2A (+3,94%) dopo la pubblicazione della trimestrale che nei nove mesi mostra un rialzo del 26% dell’utile netto a 402 milioni e del mol del 19%, con una revisione al rialzo delle guidance per il 2023.In coda Leonardo (-2,93%).
Ancora in rialzo il prezzo del petrolio, dopo la pubblicazione del rapporto mensile Opec sul mercato di novembre, da cui risulta che il mercato petrolifero rimane solido: i future del Brent gennaio segnano 83,6 dollari al barile (+1,3%), mentre quelli sul Wti di pari scadenza sono a 79,3 dollari (+1,4%). In lieve calo i contratti del gas scambiati ad Amsterdam a 47,69 euro al megawattora (-0,37%).
L’euro viene scambiato con il dollaro a 1,085(da 1,0673 alla chiusura precedente) e vale anche 163,68 yen (da 161,77), mentre il cambio dollaro/yen è a 150,82.