Le borse europee hanno chiuso in rosso, preoccupate dai dati provenienti dagli Usa, dove sia l’inflazione sia il calo del pil risultano maggiori del previsto. Anche le dichiarazioni rilasciate presidente della Bce, Christine Lagarde e dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante il Forum annuale organizzato dalla Bce in corso a Sintra, in Portogallo, non hanno rasserenato gli investitori, inducendoli a ridurre nei portafogli i titoli ciclici. Powell ha proiettato ombre sulla futura crescita Usa: sappiamo – ha detto in sostanza – che potrà essere più lenta ma dobbiamo metterlo in conto, perché il nostro obiettivo è far calare l’inflazione. E se pure l’economia è ben posizionata per resistere a un inasprimento della politica monetaria non e’ detto che la Fed riesca a garantire un atterraggio morbido. Lagarde ha annunciato che non si tornerà al contesto di bassa inflazione che c’era prima della pandemia, e per quanto riguarda il futuro scudo anti-spread ha precisato che se ne discuterà durante la prossima riunione del 21 luglio.
Londra segna -0,15%, Madrid -1,56%, Parigi -0,9%, Francoforte -1,73%, Milano -1,21%.
Spread Btp/Bund a 188 punti (-1,24%)
A Pazza Affari ha sofferto galassia Agnelli-Elkann, dopo l’accordo raggiunto nella notte in Europa sullo stop ai motori diesel e benzina dal 2035, con Cnh (-4,25%), Stellantis (-2,79%), Exor (-3,32%) e Ferrari (-1,93%). In ribasso anche il comparto bancario di fronte alla prospettiva di una recessione. Tra le poche in controtendenza Eni (+0,9%) grazie alla salita del greggio. Ancora giu’ Saipem Axaz (-69,54%) mentre prosegue l’aumento di capitale da 2 miliardi: il titolo chiude in rialzo del 7% ma le opzioni crollano di un altro 70%. Fuori dal listino principale in controtendenza la Popolare Sondrio (+2,2%) dopo la presentazione del piano, con target superiori alle attese.
Sul mercato dei cambi, euro a 1,047 dollari (da 1,053 ieri in chiusura). La divisa europea viene scambiata a 143,06 yen (da 143,44), mentre il rapporto dollaro/yen è in calo a 136,66 (da 136,24).
Risale il gas naturale a 140 euro al megawattora (+8%), ai massimi dal 9 marzo, mentre prosegue il rally del petrolio con il Wti di agosto che guadagna lo 0,8% a 112,7 dollari al barile e il Brent stesso mese a 119 dollari (+0,8 per cento).