Utile netto in crescita a 800 milioni al 2025 con un rote >10%, payout ratio al 50% nel 2025, target di distribuzione di un monte dividendi pari ad almeno 1 miliardo nell’arco di piano, mantenimento di un’elevata solidità patrimoniale con un Cet1 ratio fully phased >13%, accelerazione del percorso di de-risking grazie a un mix di azioni industriali e ulteriori cessioni (piattaforma npl e crediti deteriorati), npe ratio lordo significativamente inferiore al 4% su tutto l’orizzonte di piano (3,6% al 2025) pur fattorizzando potenziali impatti derivanti da un peggioramento dello scenario macro. Soni dati salienti del Piano Industriale del Gruppo Bper 2022-2025, approvati dal cda.
Il piano prevede un’evoluzione verso un modello di business multi-specialista e capital light, in grado di valorizzare la scala nazionale del gruppo, le fabbriche prodotto e i canali distributivi specializzati, grazie anche ad una profonda trasformazione tecnologica e digitale, la dismissione selettiva degli asset non strategici con impatto positivo sul Cet1 di oltre 500 milioni, il ridimensionamento della rete di filiali tramite la chiusura di circa 600 sportelli entro il 2024 (-29% vs. 31/12/2021)1, di cui 140 già realizzate, la semplificazione del modello operativo per favorire un deciso miglioramento dell’efficienza e della produttività.
Sono stati pianificati investimenti IT per oltre 500 milioni, quasi triplicati rispetto al precedente piano. Si avrà un calo strutturale del costo del personale a fronte di un ricambio generazionale e professionale a favore di competenze coerenti con le nuove esigenze del piano (in particolare Bancassurance, Wealth Management, CIB, Digital, IT, Data Scientist e ESG). È previsto un plafond di oltre 7 miliardi per impieghi green a supporto della transizione ecologica di aziende e famiglie.