Consiglio regionale flash stamattina in Liguria, dedicato alla presentazione della manovra di bilancio da parte del governatore Giovanni Toti. Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati rinviati, con conclusione della seduta al termine della relazione del presidente della giunta. Lo si legge su una nota dell’Agenzia Dire.
Il bilancio previsionale per il 2022 vale, al momento, circa 7,2 miliardi, di cui quasi 1,4 miliardi di partite di giro. Prevista un’autorizzazione all’indebitamento per 191,7 milioni per il prossimo triennio, di cui 150,8 milioni sul fondo strategico per interventi infrastrutturali.
In particolare, sono previsti 57 milioni per la nuova diga foranea del porto di Genova, 28 milioni nel capitolo “Infrastrutture e ambiente”, 8,2 milioni per interventi del Comune di Genova, 7,7 milioni sulla riqualificazione urbana e l’edilizia scolastica, sei milioni per lo sport e un milione per la lotta alla mafia e il recupero dei beni confiscati alle mafie.
«Questa manovra – commenta Toti – avviene in un momento di ripartenza generale del Paese, con investimenti nazionali significativi, ma risente ancora della situazione pandemica, con la nostra regione che da lunedì tornerà in zona gialla. Inoltre, vi è un’alea di incertezza su alcuni provvedimenti, in termini di investimenti e di modalità degli stessi, legati al Pnrr e ai suoi collegati. La prossima primavera sarà impegnativa per il consiglio per recepire via via quello che verrà deciso, soprattutto in termini di investimenti ambientali, infrastrutture e sanità».
Da considerare anche la prossima programmazione settennale europea di Por Fesr e Fondo sociale. Già noti alcuni interventi cardine della nuova legge di stabilità regionale: l’accordo con i sindacati per l’aumento della detrazione Irpef alle famiglie con figli a carico e un reddito non superiore a 28.000 euro; il riordino delle esenzioni del bollo auto, con l’aumento del 10% della tassa per i veicoli euro 0 ed euro 1, a partire dal 2023. Tra le principali voci di spesa per il prossimo anno, sono elencate: 3,736 miliardi per la tutela della salute, 45,5 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio, 5,4 milioni per i beni e le attività culturali, 6,6 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 5,1 milioni per il turismo, 41,3 milioni per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, 53,9 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente, 407,1 milioni per i trasporti e la mobilità, 16,6 milioni per il soccorso civile, 111,9 per le politiche sociali, 141,4 milioni per lo sviluppo economico, 143,8 milioni per lavoro e formazione, 21,8 milioni per politiche agroalimentari e pesca, 12,4 milioni sulle politiche energetiche, 27,6 milioni per le relazioni internazionali e 39,4 milioni per relazioni con altre autonomie territoriali e locali. Infine, previsti 24,2 milioni per il funzionamento del consiglio regionale.