Hanno chiuso in moderato rialzo, con l’eccezione di Parigi, negativa, le borse europee, al termine di una giornata incerta, in attesa delle trimestrali e dei dati sul pil dagli Usa. Il Cac 40 di Parigi segna -0,31%, il Ftse 100 di Londra +0,25%, il Dax 40 di Francoforte +0,36%, l’Ibex 35 di Madrid +0,16%, il Ftse Mib di Milano +0,92%. In calo spread Btp/Bund, a 103 punti (-2,72%).
Piazza Affari è stata spinta soprattutto da Exor (+5,8i%) e in generale dal settore auto, con Ferrari +4,1%, Stellantis (+3,94%), Pirelli +2,65%. L’exploit di Exor si deve alle indiscrezioni sulla riapertura del dialogo con Covea per la cessione di PartnerRe. UniCredit (-1,72%) ha risentito dello stop alle trattative con il Tesoro sul Monte dei Paschi (-2,38%).
Sul mercato valutario, l’euro perde quota nei confronti del dollaro e scambia a 1,160 (da 1,1644 in chiusura venerdì scorso) e vale 131,94 yen (da 132,29). Biglietto verde a 113,66 sulla divisa nipponica (113,61).
Petrolio ancora in rialzo: il Brent dicembre arriva a 86,52 (+1,1%), e resta ai massimi da ottobre 2018. Il Wti di dicembre, dopo aver superato in giornata gli 85 dollari al barile per la prima volta dall’ottobre 2014, vale 84,80 dollari al barile (+1,3%).

























