Le Borse europee hanno chiuso in ribasso, frenate dai dati deludenti del pil della Cina nel terzo trimestre e della produzione industriale Usa in settembre. Il Dax 40 di Francoforte segna -0,81%, il Cac 40 di Parigi -0,81%, il Ftse 100 di Londra -0,42%, il Ftse Mib di Milano -0,83%, penalizzato anche dallo stacco cedole di quattro big, Generali, Intesa Sanpaolo, Unipol e Banca Mediolanum. Lo spread Btp/Bund si è attestato su 105 punti (+0,80).
A Piazza affari brillano Banco Bpm (+2,18%) e e Bper (+1,58%), sull’ipotesi di un prolungamento degli sgravi fiscali per le aggregazioni nel credito, seguiti dal risparmio gestito, con Banca Generali a +1,41%. Ancora vendite su Leonardo (-0,8%), gia’ sotto pressione nelle ultime sedute per le forniture di pezzi difettosi a Boeing. In rosso i titoli industriali, in particolare la galassia Agnelli, con la holding Exor che perde l’1,6% mentre Stellantis cede l’1,8%. Tornano a salire i rendimenti sull’obbligazionario con il Treasury decennale vicinoo all’1,6% e il Btp allo 0,9%.
Ancora in rialzo il petrolio, con il Wti a 82,5% (+0,3%).
Sul fronte dei cambi, l’euro recupera quota 1,16 dollari (1,1579 venerdi’ in chiusura) e si attesta a 132,61 yen, mentre il dollaro-yen e’ pari a 114,28.