Hanno chiuso in ordine sparso una seduta nervosa le Borse europee, preoccupate per le rinnovate tensioni tra Usa e Russia, accusata dagli americani di un attacco cibernetico, e tra Usa e Cina, dopo la notizia che il presidente Joe Biden intende modificare il bando agli investimenti che riguardano compagnie collegate all’esercito cinese, estendendo la lista decisa dal suo predecessore Donald Trump. Paradossalmente a rendere cauti gli investitori contribuisce anche la velocità della ripresa economica Usa che fa presupporre la fine delle politiche accomodanti della Federal Reserve e delle altre banche centrali. Londra segna -0,61%, Parigi -0,21%, Francoforte +0,19%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Mib +0,29%, Ftse Italia All Share +0,26%, Ftse Aim Italia -0,06%. Moderata variazione dello spread Btp/Bund, attestato su 102 punti (variazione -0,35%, rendimento Btp 10 anni +0,83%, rendimento Bund 10 anni -0,18%).
A Piazza Affari brillano il settore auto, con Pirelli (+2,37%) e Ferrari (+2,04%) e il petrolifero, con Saipem (+1,39%) spinta dalle voci su un nuovo contratto in Nigeria.
Sul mercato dei cambi, dollaro in rafforzamento con l’euro scambiato a 1,212 contro il dollaro (contro 1,221 ieri in chiusura). Euro/yen a 133,69 yen (133,84), dollaro/yen a 110,22 (109,58).
Petrolio ancora in rialzo, dopo avere chiuso alla vigilia sui massimi da ottobre 2018: il future luglio sul Wti salo dello 0,4% a 69,1 dollari, mentre la consegna agosto sul Brent guadagna lo 0,3% a 71,6 dollari.