L’estate con i turisti statunitensi, canadesi e giapponesi in Italia vale quasi 2,8 miliardi tra le spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, e anche in Liguria, escluso l’anno di pandemia, rappresentano una clientela molto consistente con gli arrivi complessivi dai tre Stati che, nel 2019, hanno raggiunto quota 243 mila (con 547 mila presenze). È quanto afferma Coldiretti Liguria, su base dati Osservatorio Turistico Regione Liguria 2019, commentando le dichiarazioni del presidente del consiglio Mario Draghi sulla decisione di favorire gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale per i turisti provenienti da Usa, Giappone e Canada.
Una presenza praticamente azzerata quella dei turisti di Oltreoceano nell’estate del 2020 a causa dell’emergenza Covid con effetti dirompenti su alberghi, agriturismi, ittiturismi e ristoranti.
«I turisti stranieri, in particolar modo americani, – afferma il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri – sono molto affezionati alla nostra regione, dove possono trovare un’offerta variegata che accontenta tutte le esigenze, dalla vacanza balneare a quella escursionistica- sportiva fino all’enogastronomica. Il ritorno in Italia dei turisti del G7 è particolarmente importante perché hanno un budget elevato e privilegiano le città d’arte particolarmente colpite dalla crisi, ma anche perché riservano una quota rilevante alla spesa per l’alimentazione in vacanza, che è superiore ad 1/3 del budget complessivo, e comporta anche un effetto positivo sulle esportazioni Made in Italy nei Paesi di origine. Tendono a trascorrere una vacanza alla scoperta dei tesori agroalimentari custoditi nei piccoli borghi privilegiando inoltre strutture come gli agriturismi e gli ittiturismi. È ora fondamentale, con l’avanzare della campagna vaccinale, valutare con attenzione la situazione, e permettere la totale ripartenza anche per le attività di ristorazione al coperto: è necessario permettere alle persone di riprendere a circolare, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, e favorire così la ripartenza dell’economia dei territori».