Il via libera dell’Ema e quindi dell’Ue al vaccino Johnson&Johnson e la decisione della Bce, comunicata dopo la riunione sulla politica monetaria, di accelerare il ritmo degli acquisti Pepp nel prossimo trimestre, hanno sostenuto le Borse europee, che chiudono tutte in rialzo. La Bce lascia, come nelle previsioni, i tassi d’interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25% e ha annunciato che effettuerà gli acquisti del programma per l’emergenza pandemica Pepp a un ritmo “significativamente più alto” nel prossimo trimestre. Il Pepp rimane a 1.850 miliardi di euro con un orizzonte fissato fino a marzo 2022. Inoltre, l’ipotesi dell’Eurotower di un’inflazione al 2% ma legata a fattori temporanei ha portato a un rapido calo dei tassi sui governativi nella zona euro.
Madrid segna +0,8%, Parigi +0,72%, Francoforte +0,2%, Londra +0,17%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,90%, Ftse Mib +0,82%, Ftse Aim Italia -0,18%. Forte contrazione dello spread Btp/Bund, attestato su 92 punti (variazione -6,70%, rendimento Btp 10 anni+0,59%, rendimento Bund 10 anni-0,33%).
A Piazza Affari in testa al Mib si sono piazzati Telecom (+4,66%), spinta dal doppio “buy” di Bank of America ieri e Intesa Sanpaolo oggi, Moncler (+4,45%), Stm (+3,95%). Tonfo di Diasorin (-6,8%) nonostante i conti in forte crescita, a causa del l’assenza di una guidance su tutto il 2020.
Sul fronte dei cambi, l’euro ha recuperato nel finale risalendo a 1,196 dollari (contro 1,1892 ieri in chiusura) e vale 129,75 yen (129,12), mentre il dollaro passa di mano a 108,44.
In rialzo il petrolio: i future del Wti aprile salgono dell’1,6% a 65,4 dollari al barile, mentre quelli del Brent maggio crescono dell’1,6% a 69 dollari.