Obiettivo 2021 iniziare i lavori di riqualificazione di Villa Laura, lo sgombero è iniziato. Questa mattina sopralluogo del sindaco di Andora, Mauro Demichelis, dell’assessore alla cultura Maria Teresa Nasi accompagnati da funzionari, tecnici ed operai comunali che hanno dato via allo sgombero per agevolare i rilievi utili alla progettazione definitiva.
La villa degli anni Trenta, si affaccia sulla passeggiata a mare: un edificio di suggestiva bellezza, sotto tutela della Sovrintendenza, che sarà recuperato e destinato all’uso pubblico.
«È iniziato ufficialmente lo sgombero – dichiara il sindaco Demichelis – saranno da verificare eventuali problemi strutturali, ma nonostante l’abbandono da più di venti anni la villa non ha perso il suo fascino ed è, all’apparenza, in buone condizioni L’obiettivo è iniziare i lavori nel 2021. La progettazione definitiva ci dirà l’esatto costo complessivo da finanziare rispetto al milione e 300 mila euro previsti a bilancio nel 2017 e che poi abbiamo dovuto destinare per i lavori di messa a norma della scuola a rischio crollo. Abbiamo già chiesto e ottenuto 118mila euro da parte dello Stato. Sarà riqualificato anche il vicino tempietto realizzato dai Marchesi Maglione”.
Villa Laura ha ospitato la biblioteca e lo Iat, poi è stata chiusa per problemi di agibilità e oggetto di un lungo contenzioso con la vecchia proprietà che l’aveva ceduta al Comune nel 1976. È composta da tre piani, di circa mq 165 interni ciascuno. La facciata è abbellita a piano terra da un ampio porticato e al primo piano da un grande terrazzo.
L’amministrazione Demichelis la vuole destinare alle associazioni e ad ospitare piccoli eventi ed incontri culturali.
L’assessore Nasi si occuperà della selezione dei libri rimasti nei locali. “È stato emozionate rientrare qui dopo così tanti anni – ha dichiarato – Iniziamo oggi un percorso per restituirla agli andoresi”.
Costruita nella prima metà degli anni Trenta del secolo scorso, residenza un tempo della famiglia Momigliano, la proprietà di Villa Laura è stata definitivamente attribuita al Comune di Andora dal Consiglio di Stato nel 2018 che ha concluso un contenzioso tra l’Ente e l’immobiliare Edilcentro, sulla vertenza sorta intorno ad un “atto di donazione” del 1976, con cui la società aveva trasferito all’Amministrazione municipale la proprietà dell’edificio a titolo di pagamento degli oneri di urbanizzazione per la realizzazione di un intervento edilizio autorizzato in seguito all’ atto di donazione. Nel 1996 la Edilcentro aveva contestato l’accordo.