Il consiglio di amministrazione di Leonardo ha esaminato e approvato all’unanimità i risultati al 30 settembre 2020. L’emergenza Covid-19 sta producendo effetti sulla performance del Gruppo, in un contesto globale di grave recessione economica ed elevata incertezza. Il titolo stamattina perde oltre il 7%.
Il terzo trimestre è archiviato con risultati contrastati: i ricavi si attestano a 3,147 miliardi di euro, in calo dello 0,8% sullo stesso periodo dell’anno scorso ma sopra i 2,999 del consensus. L’Ebita sale del 3% a/a a 205 milioni (consensus 163), mentre l’Ebit scende del 9,7% a/a a 168 milioni (consensus 134). Il risultato netto ordinario si attesta a 76 milioni, in calo del 33,9% a/a ma anche in questo caso meglio del consensus (40).
Dal punto di vista dell’andamento finanziari: l’indebitamento netto sale però a 5,884 miliardi, peggio dei 5,074 attesi dagli analisti. A impattare sul dato l’acquisizione di Kopter Group Ag, l’incremento di nuove operazioni di leasing per 153 milioni, il pagamento del dividendo nel mese di maggio per 81 milioni e l’acquisizione di un’ulteriore quota di azioni in Avio a giugno. Non bene anche il Free Operating Cash Flow (Focf) che è negativo per 2,59 miliardi (negativo per 1,2 miliardi al 30 settembre 2019). Detto andamento, pur confermando l’usuale profilo infrannuale caratterizzato da significativi assorbimenti nella prima parte dell’anno, risente dello spostamento nel quarto trimestre delle milestone di fatturazione e incasso e delle consegne di macchine per effetto del Covid-19, che hanno comportato un significativo incremento del circolante con conseguente assorbimento di cassa.
Leonardo conferma la guidance 2020 di Focf neutrale a fine anno nonostante la nuova ondata di contagi Covid-19 e in particolare “ha posto in essere un piano di azioni strutturato e dettagliato atto a conseguire l’obiettivo di generazione di cassa di fine anno, tenuto conto dello straordinario volume di attività e incassi concentrato negli ultimi due mesi dell’anno e delle restrizioni imposte dal Covid-19”.
L’a.d. Alessandro Profumo ha dichiarato che il gruppo gode di una posizione finanziaria solida e non c’è necessità di aumenti di capitale o ulteriori rifinanziamenti del debito:«Abbiamo risposto prontamente alle sfide di breve periodo del 2020, reagendo in maniera efficace alle dinamiche di un contesto in continuo cambiamento. Abbiamo intrapreso azioni per diventare più resilienti e agili: abbiamo ridotto i costi, prioritizzato gli investimenti senza comportare ritardi sui programmi, riorientato gli ordini ricevendo un supporto significativo dai nostri clienti nazionali, riconfigurato le linee produttive per rispondere alle restrizioni dovute al Covid, abbiamo implementato in modo rapido ed efficace modalità di smart working, portando avanti la produzione e razionalizzando il nostro business in linea con la domanda. Abbiamo una posizione finanziaria solida, resa ancora più robusta dalla sottoscrizione a maggio di ulteriori linee di credito e dal rifinanziamento del bond in scadenza nel 2021: non abbiamo quindi necessità di aumenti di capitale o ulteriore rifinanziamento del debito. Stiamo dimostrando una ripresa operativa costante trimestre dopo trimestre. Confidiamo nei nostri punti di forza, nei solidi fondamentali del business in un mercato comunque in crescita e siamo ben posizionati per uno sviluppo sostenibile nel medio-lungo periodo, anche a supporto dell’Italia. Alla base della nostra fiducia ci sono il nostro mix di business, il solido portafoglio ordini, le relazioni con i clienti, la posizione di leader in segmenti chiave con prodotti e servizi di qualità, il nostro ruolo nei principali programmi internazionali e la nostra spinta innovativa tesa alla identificazione di nuove opportunità di business».
Per quanto riguarda l’andamento commerciale, Leonardo ha ordini pari a 8.510 milioni di euro, che risultano sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2019. In particolare, il significativo incremento degli Elicotteri (41%) è stato compensato dalla flessione registrata nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nell’Aeronautica che avevano beneficiato, nel periodo a confronto, di importanti acquisizioni
Il portafoglio ordini è pari a 34.980 milioni di euro e assicura una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni