Chiusura debole per le Borse europee, incerte tra i timori di nuovi lockdown e le speranze di un accordo negli Stati Uniti tra repubblicani e democratici su un nuovo piano di stimoli all’economia prima delle elezioni presidenziali. In Europa, inoltre, le negoziazioni sono state rese difficoltose dai problemi tecnici che hanno bloccato per tre ore gli scambi sui listini Euronext. Ftse 100 di Londra segna -0,59%, Cac 40 di Parigi -0,24, Dax 30 di Francoforte -0,42%, Ibex 35 + 0,15%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share -0,10%, Ftse Mib -0,08% e Ftse Aim Italia – 0,49%. Netto ampliamento dello spread Btp/Bund a 133 punti (variazione +4,34%, rendimento Btp 10 anni+0,70%, rendimento Bund 10 anni -0,63% ).
A Piazza Affari boom di Atlantia (+4,62%) nel giorno in cui sono attesi i cda della società e di Cdp che potrebbero dare via libera alla cessione della controllata Autostrade per l’Italia. Bene anche Banca Generali (+2,45%) e Saipem (+2,73%). I realizzi hanno frenato Banco Bpm (-2,11%), da giorni al centro di voci sul risiko bancario in Italia.
Sul mercato dei cambi, euro in rafforzamento a 1,1782 dollari da 1,1741 venerdì in chiusura. La divisa europea vale inoltre 124,26 yen (123,59), mentre il dollaro si attesta a 105,45 yen (105,38). In recupero la sterlina, che ha toccato un massimo sopra quota 1,30 dollari, e ora vale 1,2984 da 1,2918 venerdì in chiusura, ed è indicata a 0,9071 per un euro (0,9091), nella prospettiva di un accordo tra Ue e Regno Unito sui rapporti commerciali post Brexit.
In moderato rialzo il petrolio nel giorno della riunione dell’Opec+ per valutare lo stato dell’arte della domanda di greggio: il Wti scadenza novembre sale dello 0,39% a 41,04 dollari al barile, mentre il Brent dicembre segna +0,02% a 42,94 dollari.