Ancora un crollo delle borse europee, con lo Stoxx 600 in calo del 3,6%. Alla paura per il Coronavirus oggi si è aggiunto il crollo del petrolio a causa del fallimento del vertice Opec sul taglio alla produzione. Dalla notizia del primo contagio in Italia, due settimane fa, lo Stoxx 600 ha bruciato oltre 1.358 miliardi di capitalizzazione. Parigi segna -4,14%), Francoforte -3,37%, Londra -3,62%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.526,70 punti (-3,40%) e Ftse Mib a Ftse Mib a 20.799,89 punti (-3,50%). In crescita lo spread Btp/Bund, attestato su 178 punti base (variazione +2,47%, rendimento Btp 10 anni +1,05%, rendimento Bund 10 anni -0,73) da 174 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari tutti i comparti hanno avuto un andamento negativo, soprattutto petrolio (-6,23%), materie prime (-5,73%) e tecnologia (-4,67%). Sul Mib i maggiori ribassi sono di Prysmian (-6,71%), Eni (- 6,69%.), Saipem (-6,01%), Terna (-5,79%). In controtendenza Poste Italiane (+3,29%) dopo avere alzato le stime 2020 nonostante il Coronavirus, e Fineco (+1,15%), grazie all’aumento della raccolta di febbraio. Fuori del listino principale Ovs -9,19%, Fincantieri -7,98%, Aeroporto di Bologna-7,05% , Salini Impregilo -6,85%. Pessima performance anche per Centrale del latte (-6,19%), dopo i conti 2019, chiusi con una perdita di 6,5 milioni, e la proposta del cda di un aumento di capitale fino a 30 milioni in 5 anni.
Dopo che il vertice Opec a Vienna si è chiuso con un nulla di fatto sull’accordo di riduzione della produzione quotidiana di 1,5 milioni di barili il Wti ad aprile cede l’8,5% a 41,98 dollari, e il Brent a maggio cala dell’8,84% a 45,57 dollari.
Sul mercato valutario, l’euro si rafforza a 1,1322 dollari (1,1238 in avvio e 1,118 ieri), mentre contro yen vale 119,091 (118,89 in apertura e 119,37 ieri). Il dollaro/yen e’ a 105,15.