Dal 10 al 14 febbraio il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova ospita il meeting di collaborazione di due tra i più importanti esperimenti nell’ambito della fisica delle astro-particelle: KM3NeT e Antares. Obiettivi di questi due esperimenti sono la rilevazione di sorgenti astrofisiche di neutrini cosmici e lo studio delle proprietà fondamentali del neutrino.
La tecnica di rivelazione dei neutrini è basata sulla misura dalla tenue radiazione luminosa indotta dai neutrini quando interagiscono con i nuclei d’acqua; per questo motivo l’apparato sperimentale viene posto nelle profondità marine dove si ha a disposizione un grande volume d’acqua e scarsa luminosità ambientale.
Il rivelatore KM3NeT, attualmente in fase di costruzione, sarà composto da due blocchi separati: uno al largo di Capo Passero (Sicilia), l’altro al largo di Tolone (Francia), rispettivamente a 3500 e 2800 metri sotto il livello del mare. I due blocchi saranno composti da oltre 60000 sensori disegnati per la rivelazione della radiazione luminosa indotta dall’interazione dei neutrini, coprendo un volume di un chilometro cubo.
Il gruppo di ricerca genovese che collabora all’interno degli esperimenti Antares e KM3NeT è una sinergia tra ricercatori universitari e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il gruppo, coordinato da Mauro Taiuti (spokeperson di KM3NeT), conta 5 ricercatori, 4 tecnici di laboratorio e 1 studente del dottorato in Fisica.
Nel meeting di Genova, a cui si attende la presenza di oltre 100 scienziati, verranno presentati gli ultimi risultati ottenuti dai due esperimenti e si discuterà delle prospettive di ricerca per i prossimi anni a venire.