Il Coronavirus, dopo che l’Oms ha dichiarato l’emergenza internazionale, ha trascinato in rosso le borse europee, con Milano peggiore a fine seduta a causa degli ultimi dati Istat relativi al pil. Nel quarto trimestre del 2019 il prodotto interno lordo è calato dello 0,3% interrompendo la debole tendenza positiva prevalsa nell’arco dei quattro trimestri precedenti. Francoforte segna -1,33%, Londra -1,3% Parigi -1,11%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia Al Share a 25.293,57 punti (-2,24%) e Ftse Mib a 23.237,03 punti (-2,29%). In aumento lo spread Bun/Btp, a 141 punti base da 137 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari crollano crollano Banco Bpm (-5%) e Bper (-4%), in difficoltà i titoli dei settori più esposti verso l’export come St (-4,4%) e Pirelli (-3,6%). Sul listino principale bene solo Leonardo (+1,9%) grazie ai dati preliminari 2019 al di sopra delle previsioni e Atlantia (+2%) con la prospettiva di una rinuncia del governo alla revoca delel concessioni.
Sul mercato dei cambi, euro in rialzo a 1,108 dollari (1,103 ieri in chiusura) ma in calo a 0,84 sterline. Lo yen perde terreno contro il dollaro ed è indicato a 108,42 per un dollaro (108,73).
Cala il prezzo del petrolio: a ridosso della chiusura delle contrattazioni, il future marzo sul Wti cede l’1,2% a 51,5 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent perde lo 0,4% a 58 dollari.