Mercoledì 29 gennaio la direzione del gruppo saudita Arkad spa, ha comunicato alle strutture territoriali della Fiom Cgil e ai delegati della rappresentanza sindacale unitaria, la volontà di chiudere entro il primo di aprile la sede genovese.
I lavoratori riuniti in assemblea hanno quindi dichiarato lo sciopero a oltranza a partire da lunedì 3 febbraio, per ribattere con forza a una “scelta scellerata”, secondo quanto dichiara Fiom Cgil “che mette in discussione le prospettive future di quei lavoratori e priva la città di Genova di un altro pezzo della sua storia industriale”.
“Questi lavoratori – spiega in nota Fiom Cgil – rappresentano quello che era il settore Oil&Gas di Abb, per anni fiore all’occhiello dell’azienda svizzera e ceduto il primo gennaio 2018 alla multinazionale saudita. Cessione per altro recentemente dichiarata illegittima da parte di una sentenza del Tribunale di Genova. Oggi quei lavoratori a cui era stato prospettato un roseo avvenire all’interno di un’azienda che avrebbe valorizzato il loro business si ritrovano a dover scegliere tra il mantenere un posto di lavoro spostato su Milano, oppure perderlo”.
Lunedì mattina pertanto a partire dalle 8 si terrà un presidio davanti ai cancelli di Abb in via Albareto, 35 dove si trova sede azienda.