Il vicepremier cinese Liu He, a capo della squadra di negoziatori che sta trattando con gli Usa sui rapporti commerciali, ha parlato di «sostanziali progressi raggiunti in diversi ambiti» e la dichiarazione ha incoraggiato le Borse europee, oggi tutte in rialzo al termine della giornata.
Francoforte segna +0,9%, Parigi +0,2%, Londra +0,1%. Milano ha concluso le contrattazioni con Ftse Italia All Share a 24.449,04 punti (+0,64%) e Ftse Mib a 22.478,19 punti (+0,70%).
Poco mosso lo spread, attestato sui 132 punti base (variazione +1,07%, rendimento Btp 10 anni +0,98%, rendimento Bund 10 anni -0,34%) da 131 pb della chiusura precedente.
A Piazza Affari i contrasti all’interno del governo italiano non hanno scosso lo spread e di conseguenza non hanno frenato le banche. Sul Mib i maggiori rialzo sono di titoli bancari-finanziari, con Fineco +2,64% e Azimut +4,45% in testa, anche grazie a una nota di Deutsche Bank in cui viene confermato il giudizio “buy” per la prima e “hold” per la seconda. Bene anche Bper +2,6%.
Petrolio in ribasso (-0,82% il Wti a dicembre e -1,19% il Brent di pari scadenza).
Sul Forex l’euro resta stabile sopra 1,1 dollari e vale 1,1142 dollari (1,1155 in avvio e 1,1144 venerdi’), mentre contro lo yen vale a 121,01 (121,05 all’apertura e 120,88 venerdi’). Il dollaro/yen è a 108,593. La sterlina è tornata ai massimi da maggio: il cross sterlina/dollaro e’ tornato a 1,30 e l’euro/sterlina è sceso a 0,86, nonostante le vicissitudini della Brexit.