«Con una interpellanza discussa oggi in consiglio regionale ho sollecitato la giunta a intervenire in tempi brevi sulla normativa vigente in materia di recupero delle terre incolte, risalente al 1996, farraginosa e di fatto inapplicabile. Occorre snellire le procedure previste per affidare a agricoltori, allevatori e boscaioli, con il consenso dei proprietari, i terreni incolti, in modo che questi possano essere recuperati alle originarie attività agricole. Accolgo perciò con favore la disponibilità dell’assessore Stefano Mai a muoversi in questa direzione e l’invito rivoltomi per lavorare insieme alla predisposizione di un’apposita proposta di legge, che veda anche il coinvolgimento dei Comuni interessati, in particolare quelli dell’entroterra. Auspico che questo percorso inizi già nelle prossime settimane, in modo da poter dare al più presto risposte efficaci alle richieste che provengono dal territorio. È quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia.

«Il fenomeno dell’abbandono e dell’incuria delle terre – spiega Muzio – oltre a rappresentare di per sé una sconfitta in termini di mancato sviluppo dell’agricoltura e della selvicoltura, ha portato negli anni a conseguenze negative anche dal punto di vista della sicurezza idrogeologica dei nostri territori, esponendoli a rischi di frane, alluvioni ed incendi. I numeri sono impietosi: la superficie coltivata in Liguria è passata dal 40% del 1961 all’8% del 2010, mentre quella boscata è cresciuta dal 54% al 75% solo negli ultimi 25 anni».