Borsa di Milano in caduta libera con titoli bancari a picco e spread in forte crescita. È il risultato della crisi di governo. Chiudono in calo anche gli altri listini europei, frustrati dalle ennesime dichiarazioni allarmanti del presidente Usa Donald Trump sui dazi e sulla Fed. L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,84%. Francoforte segna -1,28%, Parigi -1,11% e Londra -0,44%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.199,89 punti (-2,49%) e Ftse Mib a 20.324,23 punti (-2,48%).
Lo spread Btp/Bund, come era previsto, si è ampliato vistosamente, dai 210 punti base di ieri sera a 239 pb (variazione +12,30%, rendimento Btp 10 anni+1,81%, rendimento Bund 10 anni-0,58%).
A Piazza Affari la performance migliore del Mib è di Atlantia (2,94%), grazie al venir meno, con la caduta del governo, della prospettiva di revoca delle concessioni autostradali. Sul listino principale chiudono in rialzo soltanto altri due titoli, Moncler (+2,29%) e Amplifon (+0,55%). In testa ai ribassi le banche e i gruppi considerati più esposti sui titoli di Stato: -9,12% Banco Bpm, -8,42% Ubi, -7% Bper, -6,68% Poste Italiane, -5,13% Unicredit.
Sul Forex, euro/dollaro a 1,1215 dopo le dichiarazioni di Trump sul costo del denaro.
Petrolio in risalita a 54,2 dollari al barile nel Wti settembre e a 58,58 dollari al barile nel Brent ottobre.