Il premier Giuseppe Conte ha annunciato su Facebook che nella risposta sulla Tav che il governo dovrà dare entro venerdì all’Inea, l’Agenzia europea per le infrastrutture e le reti, l’Italia si pronuncerà per la realizzazione dell’opera.
Conte motiva la sua decisione con tre considerazioni: l’Europa s’ è detta disponibile ad aumentare il finanziamento della tratta transfrontaliera dal 40 al 55%, l’ Italia potrebbe beneficiare di un contributo della Commissione europea pari al 50%, la Francia s’è espressa per la conferma della realizzazione della Torino-Lione. «La decisione di non realizzare l’ opera – spiega il premier – comporterebbe non soltanto la perdita dei finanziamenti europei ma ci esporrebbe a tutti i costi derivanti dalla rottura dell’ accordo con la Francia».
«E ci voleva la costi benefici?» scrive su Facebook il governatore ligure Giovanni Toti. ? «Finalmente – aggiunge Toti – dal premier Conte sentiamo parole di buon senso sulla Tav! Cioè quello che tutti gli Italiani sanno da tempo, a esclusione dei grillini che fanno finta di non sapere per coerenza con la loro assurda propaganda elettorale. Oggi, per bocca del presidente del consiglio, finalmente il governo ufficialmente ammette che non fare l’alta velocità tra Lione e Torino costerebbe tantissimi soldi dei cittadini, senza alcun beneficio. Dunque, visto che non realizzare l’opera sarebbe più caro che farla, visto che tutte le regioni del nord-ovest la ritengono necessaria, visto che l’80% dei piemontesi la considera fondamentale, finalmente Conte si è deciso a dar torto a Toninelli e soci. Evviva, ora avanti anche con le altre opere che il Paese aspetta da anni»!
L’ ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, commenta così le parole di Conte: “Dopo averci fatto perdere un anno di tempo, finalmente il governo dà il via libera, salvo imprevisti, a un’ opera strategica per il Piemonte e per ‘ Italia. Non può che essere una buona notizia per il Piemonte e per il Paese, e un risultato della grande mobilitazione civile e politica dei mesi passati».