Nona edizione di Slow Fish al Porto antico di Genova, da oggi fino a domenica 12 maggio. Un appuntamento con la tradizione gastronomica legata al pesce, ma soprattutto con i temi della sostenibilità, dell’ambiente, del clima e della tutela dei nostri mari.
Slow Fish 2019 “Mare: bene comune”, Petrini: «Vengano i giovani manifestanti per il clima»
«La centralità della questione ambientale oggi ci pone tutti in una condizione di ascolto e di mobilitazione − commenta Carlo Petrini, fondatore e presidente Slow Food − Anche questa manifestazione deve dunque essere attenta al bene marino, come bene da difendere e da tutelare. Da anni per noi tutto ciò è spunto non solo di riflessione, ma di un incontro intelligente tra responsabilità della difesa del bene comune dell’ambiente e piacere alimentare».
«Noi ricercatori vorremmo finalmente essere ascoltati nei nostri inviti alla politica e all’economia per un radicale cambio di paradigma − ha evidenziato Silvio Greco, presidente del Comitato scientifico di Slow Fish, nel corso della presentazione ufficiale di questa mattina − Da diversi anni lanciamo l’allarme, ma di cambiamenti non ne abbiamo visti moltissimi. Invece è ora di aprire gli occhi: non possiamo più pensare al mare come a un contenitore, dovremmo iniziare a considerarlo come l’organismo vivente straordinario che in realtà è. Eppure il mare sta diventando una discarica. Parlare delle isole di plastica – una di loro è grande quasi quanto la Francia – fa sempre molta impressione, ma fa ancora più impressione pensare che le isole sono solo il 3-5% della plastica che c’è in mare, perché la maggior parte è quella che sta sui fondali, in profondità».
Per l’occasione, l’area del Porto antico sarà interamente coperta dal servizio wifi, accessibile gratuitamente collegandosi alla rete dedicata “BBBell-SlowFish19”: ideatore e promotore dell’iniziativa è l’azienda piemontese BBBell, tra gli official partner di Slow Fish 2019.
In questi quattro giorni pescatori, esperti, ricercatori chef ed espositori si riuniscono nel cuore marinaro di Genova per raccontare, attraverso la chiave di lettura universale del cibo buono, pulito e giusto, le buone pratiche per preservare non solo la salute del mare ma anche il ruolo economico.
La manifestazione internazionale dedicata al pesce e alle risorse del mare, organizzata da Slow Food e Regione Liguria, ha il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Comune di Genova e riceve il sostegno della Camera di Commercio di Genova.
Tra le novità di quest’anno, la Slow Fish Arena, un luogo di incontro e dialogo con i visitatori proprio sulle buone pratiche a tutela del mare. Non mancheranno gli appuntamenti a tavola, i laboratori del gusto, le iniziative per le famiglie e Casa Slow Food, che ospiterà le scuole di cucina.
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Slow Fish è una manifestazione biennale, ma resta vivo il desiderio di creare un presidio fisso in città: «L’opportunità, anzi il desiderio, c’è − commenta il sindaco di genova Marco Bucci − Abbiamo anche aree in città che potrebbero essere qualificate per questo, ma si tratta di mie idee personali. Penso al centro storico, oppure anche Piccapietra. Ci sono centomila possibilità, ci vogliono imprenditori in gamba. A Genova li abbiamo avuti. Proviamo a dare loro questi suggerimenti, sono certo che ne troveremo uno che riesca a creare un punto Slow Fish fisso qui a Genova».