Andamento altalenante e chiusura in ribasso per la borsa di Milano e gli altri principali listini europei. L’apertura è stata negativa, gli annunci della Banca centrale europea e del suo presidenteMario Draghi hanno rassicurato gli investitori ma anche confermato che l’economia europea sta rallentando, nel corso del pomeriggio i listini sono scesi per finire in negativo. Eurotower ha annunciato che i tassi di interesse rimarranno invariati fino a fine 2019 e che verranno concessi prestiti alla banche con una nuova serie di operazioni di rifinanziamento a lungo termine: Tltro (Targeted longer term refinancing operations) trimestrali, a partire da settembre 2019 fino a marzo 2021, ciascuna con scadenza a due anni. L’istituto centrale ha inoltre rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona, portando il pil 2019 a +1,1% (da +1,7% stimato a dicembre) e a +1,6% da +1,7% la stima per il 2020, mentre per il 2021 è attesa una crescita dell’1,5%.
Piazza Affari ha così terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.760,86 punti (-0,78%) e Ftse Mib a 20.697,56 punti (-0,74%). Il Cac 40 di Parigi segna -0,44%, il Dax 30 di Francoforte -0,67%, il Ftse 100 di Londra – 0,68%.
A Milano la contrazione dello spread Btp Italia/ Bund a dieci anni, attestato sul finale a 242 punti base dai 249 pb di ieri sera dopo le indicazioni di politica monetaria arrivate dalla Bce, non è stata sufficiente a sostenere il comparto bancario che accusa i quattro maggiori ribassi del Mib: Ubi -4,6%, Banco Bpm -3,94%, Bper Banca -3,18%, Unicredit -3,09%.
L’euro scende a 1,122 dollari mentre il cambio fra dollaro e yen resta stabile in area 111,6.
Tra le materie prime, greggio in moderato rialzo, con il Wti e il Brent rispettivamente a 56,4 (+0,3%) e 66,1 (+0,2%) dollari al barile.


























