«In porto dovremo lavorare di più la notte, stiamo ricevendo le prime stime dai terminal, sono incoraggianti, in sostanza 700 camion camion lavorati durante la notte comporterebbero un extra costo di 2-3 milioni di euro. Porteremo questa stima al consiglio dei ministri». Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, questa sera nel corso della conferenza stampa degli enti coinvolti nel disastro di Ponte Morandi.
La questione fondamentale è garantire l’afflusso delle merci al porto di Genova – essenziale non soltanto per il futuro dello scalo genovese ma per la logistica italiana – senza sacrificare il traffico cittadino, già alle prese da decenni con gravi problmi strutturali.
Al momento è stata individuata una percorso dedicato al traffico merci, nella zona nord dell’area Ilva, mentre si lavora per liberare al più presto i binari della Val Polcevera.
Le soluzioni individuate dall’Autorità portuale e dagli altri enti coinvolti verranno presentate sabato pomeriggio al premier Giuseppe Conte, nel corso della riunione del consiglio dei ministri prevista a Genova per sabato pomeriggio, al termine delle cerimonie di commemorazione delle vittime.